IL CASO
Alternativa popolare vince il primo ricorso
Elezioni Europee: il legnanese Alli torna in corsa
Alternativa Popolare è subito passata al contrattacco dopo l’esclusione di giovedì dalle elezioni europee nelle circoscrizioni del Nord e del Centro Italia. E ha presentato un ricorso urgente all’ufficio centrale elettorale della Corte di Cassazione di Roma. L’esito è arrivato già nella serata di oggi, venerdì 3 maggio: vinto. «Adesso a cascata - ha fatto sapere il legnanese Paolo Alli, presidente nazionale del partito che vede come segretario Stefano Bandecchi - ci aspettiamo di essere riammessi anche nelle circoscrizioni Nord Ovest e Nord Est».
Alli, già vicesindaco di Legnano, braccio destro di Roberto Formigoni in Regione Lombardia, e poi parlamentare della Repubblica, non aveva nascosto il disappunto per quanto successo: «Siamo stati ammessi a Napoli per la circoscrizione Sud, ma siamo stati messi fuori gioco a Milano (Nord Ovest), Venezia (Nord Est) e Roma (Centro). Ciò, al di là della nostra arrabbiatura e delusione, denota una certa schizofrenia istituzionale perché la documentazione presentata è stata esattamente la stessa. Non riusciamo davvero a capire perché le Corti di Appello decidano in modo diverso avendo a disposizione i medesimi elementi». La questione era legata alla presentazione delle firme: per Milano, Venezia e Roma il partito di Alternativa Popolare non avrebbe avuto diritto all’esenzione e dunque, non essendo state allegate, era scattata l’esclusione. Invece i giudici di Napoli hanno riconosciuto subito ad Ap il diritto di non presentarle e da qui il nullaosta ad essere in gara.
Dopo la vittoria nel ricorso presentato a Roma, ora appare scontata la riammissione anche a Milano e Venezia. «Qualora l’esclusione fosse stata confermata - ha aggiunto Alli - si sarebbe creato un precedente istituzionale molto pesante».
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