IL CAMPIONE DI CASA
Cecconetzer, uno di Nerviano
A quarant’anni dalla tragica scomparsa, il ricordo stasera, 26 maggio, in municipio, del calciatore laziale Luciano Re Cecconi
Quarant’anni senza Luciano. Il comune nervianese ricorda la figura di quello che, assieme all’altrettanto compianto Paolo Caccia Dominioni, è stato il suo concittadino più illustre. Naturalmente stiamo parlando del calciatore Luciano Re Cecconi, ribattezzato Cecconetzer per la sua chioma bionda che lo faceva assomigliare al tedesco Netzer. In occasione del quarantennale della sua scomparsa, oggi, 26 maggio, alle ore 2, nella sala Bergognone, all’ex monastero degli Olivetani, sede del palazzo comunale, ci sarà la possibilità di approfondire la figura del campione partito da Nerviano, passato al debutto in serie C, nel ‘68, con la maglia della Pro Patria e quindi arrivato in A. Guy Chiappaventi, noto volto giornalistico della Tv e autore del libro “Aveva un volto bianco e tirato“, ripercorrerà la vicenda del giocatore nervianese e della sua tragica fine, inserendola nel contesto storico degli anni ‘70 e richiamando l’atmosfera che si respirava allora. La serata s’intitola “Riflesso biondo”, proprio per ricordare la chioma del calciatore. La tragedia il 18 gennaio 1977 quando Re Cecconi fu ucciso da un orafo romano, Bruno Tabocchini. Sembra che il campione della squadra biancoceleste avesse gridato per scherzo “Fermi tutti! Questa è una rapina” beccandosi di tutta risposta un colpo di pistola. Chiappaventi cercherà di fare chiarezza anche sui tanti misteri di quel fatto. Nerviano vanta un impianto sportivo intitolato a Re Cecconi (quello di via Monsignor Piazza).
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