LA CURIOSITÀ
Vecchi motorini all’asta
Ritrovati in un deposito un centinaio di motocicli sequestrati negli ultimi quarant’anni: il Comune li metterà a disposizione di acquirenti appassionati
Si tratta soprattutto degli indimenticabili Ciao. Ma lì in mezzo spuntano anche Vespe e Lambrette di vecchia data, qualche Gilera, poi pezzi che solo gli appassionati delle due ruote saprebbero riconoscere. In totale un centinaio di ciclomotori e motociclette, non proprio in ottimo stato, che i vigili urbani sequestrarono dal 1975 in poi, piazzandole in un deposito a due passi dal centro (verso il quartiere San Michele) senza che nessuno ne reclamasse più il riscatto. In quel capannone sono rimasti per anni, anche per decenni, dimenticati assieme alla struttura che li ospita, talmente precaria anche negli accessi che dal Comune chiedono di non rivelare l’indirizzo proprio per evitare furti e bravate.
In ogni caso il sindaco Emanuele Antonelli e il suo vice Stefano Ferrario si sono presentati per fare un sopralluogo e verificare quindi la situazione del posto e dei motorini. E così, davanti alla sfilata di motocicli che si è parata davanti ai loro occhi, una decisione è stata presa: nei prossimi giorni uno specialista si occuperà di visionare il materiale, valuterà se ci siano mezzi da mandare direttamente in discarica e stimerà un prezzo che costituirà la base d’asta per tutti gli altri. Già, perché questa è l’idea per liberarsi del fardello di sequestri ormai inesigibili, testimoniati solo da quei cartellini che indicano la data di presa in custodia e il verbale di riferimento. Tutto ciò che avrà senso salvare, sarà dunque proposto agli appassionati di ciclomotori risalenti agli anni ‘70 e ‘80 per disputarseli in vista di una radicale pulizia e successivo restauro, ridando vita a mezzi di locomozione che hanno fatto epoca e che, come tutti i pezzi di antiquariato, ancora vengono ricercati.
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