Petrolio
Petrolio, barile in caduta nonostante la proroga ai tagli Opec
Wti sotto 50 dollari, delude forse assenza di nuove misure
Roma, 25 mag. (askanews) - Una vera e propria doccia fredda, quella che si è vista sui mercati dopo la decisione dell'Opec, assieme ai maggiori produttori non allineati, di prorogare di 9 mesi le riduzioni concertate all'offerta di petrolio. Decisione che pure era ampiamente attesa. Nonostante ciò, quando le anticipazioni in tal senso dal vertice a Vienna si sono andate consolidando, il barile di oro nero mostrato una clamorosa inversione di tendenza.
A fronte dei rialzi mattutini i prezzi hanno iniziato a scendere. Sempre più pesantemente, in serata il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cala di 2,05 dollari rispetto all'ultimo fixing, a 51,91 dollari. Il West Texas Intermediate cade di 2,08 dollari a quota 49,28.
Alle riunioni di oggi "abbiamo esaminato vari scenari" di intervento, con proroghe di 6, 9 o 12 mesi sulla riduzione dell'offerta "e anche opzioni di tagli più elevati", ma alla fine "tutte le indicazioni erano che l'ideale è una proroga di 9 mesi", ha riferito il ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, Khalid Al-Falih, che è anche presidente della conferenza con i produttori non allineati. L'Opec ha altresì concordato di tenere un nuovo vertice congiunto con i Paesi non Opec il 30 novembre.
Secondo alcuni analisti la proroga di 9 mesi era ormai scontata e si erano create attese di qualcosa in più, magari di qualche annuncio extra a sorpresa. Erano circolate ipotesi di un inasprimento dei tagli ma su questo Al-Falih è apparso poco possibilista: se ne è parlato ma nulla più. Il saudita si è comunque detto "non preoccupato" dalla reazione paradossa dei mercati. "Spesso non hanno a che fare con i fondamentali e le tendenze di lungo termine, ma con fattori finanziari".
Tuttavia, forse volendo evitare di lasciarsi del tutto allo scoperto, l'esponente saudita ha aggiunto che all'Opec "siamo aperti a altre proroghe" al taglio dell'offerta, "di 3 mesi o oltre se a novembre", quando si svolgerà il nuovo vertice "dovessimo constatare che i fondamentali di mercato lo richiedono".
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