LEGGENDE
72 anni di “Rombo di Tuono”
Dall’infanzia a Leggiuno agli esordi nel Legnano, dalla fama col Cagliari ai 35 gol in Nazionale (tuttora record): l’Italia applaude il grande Gigi Riva
Da Leggiuno a Cagliari alla fama mondiale, passando per Legnano dove, in maglia lilla, fece il suo esordio neppure diciottenne nel calcio professionistico: Gigi Riva, bomber del Cagliari dello scudetto e capocannoniere della Nazionale, compie oggi 72 anni. E i social si riempiono di auguri, filmati, pensieri tutti dedicati a Rombo di Tuono. Grande campione, ma anche grande personaggio. «Il calcio oggi? I frigoriferi sono vuoti, ma ogni giorno siamo pieni di partite: ci accontentano così», racconta.
Un mito non solo in Sardegna o nella sua terra d’origine: l’ultimissimo riconoscimento è il Collare d’oro al merito sportivo, la massima onorificenza conferita dal Coni. «Spero di poter andare alla premiazione - confida - ma ho ancora qualche problema per le vecchie fratture, tra cui quella di Vienna, che spesso si fanno risentire».
Già, quel brutto infortunio del Prater: Rombo di Tuono mesi dopo aveva poi perdonato e stretto la mano ad Hof, il numero quattro austriaco autore del fallo da dietro che gli aveva rotto la gamba. Anche se in campo Hof - rivelano i filmati - non sembrò essersi reso conto di avergli fatto tanto male. «I compagni che erano in campo capirono la gravità della situazione - ricorda Riva - lo tennero lontano da me».
Sabato 4 novembre le porte del Museo del Grande Torino si sono aperte a colori extra-granata per una mostra tutta dedicata a lui. «Ero un grande amico di Gigi Meroni - dice l’ex bomber ripensando alla farfalla granata scomparsa in un tragico incidente stradale - avevamo fatto insieme il mondiale del 1966 a Londra: lui era nella rosa, io il ventitreesimo». Un pensiero anche alla Sardegna e al suo Cagliari, soprattutto dopo l’ultima batosta subita proprio a Torino. «Uno a zero o cinque a uno non fa differenza - commenta per sdrammatizzare - Il Cagliari ha quasi sempre fatto bene al Sant’Elia. E finora ha vinto le partite che doveva vincere».
Buon compleanno, Rombo di Tuono.
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