AD ALBA
È bianco e profumato il «gioiello» delle Langhe
La natura come simbolo e anche come salvaguardia: è questo il filo conduttore dell’86esima edizione della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba in programma fino al 27 novembre nella città piemontese. Con questa 86esima edizione la Fiera inizia un percorso che nei prossimi anni condurrà a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale della manifestazione, una fiera green che si impegna a contenere i rifiuti immessi al consumo, aumentare la raccolta differenziata, formare gruppi di eco-volontari. La tutela dell’ambiente è anche la missione di «Breathe the Truffle», la prima campagna crowdfunding che nasce per salvaguardare l’ambiente naturale del Tartufo Bianco d’Alba: una campagna online attraverso la quale chi ama il territorio potrà in prima persona salvare il patrimonio tartufigeno piemontese e il suo habitat. La fiera durerà quasi due mesi e sarà ricca di eventi per celebrare il Tuber magnatum Pico, il Tartufo Bianco d’Alba, gioiello e mistero del territorio di Langhe, Roero e Monferrato.
Il Mercato mondiale del Tartufo Bianco d’Alba sarà il luogo dove vedere, toccare, annusare, conoscere, sperimentare e scoprire il Tuber magnatum pico: la mecca del tartufo bianco d’Alba, un’area espositiva di 1500 metri quadrati. Da segnarsi in agenda la data del 13 novembre, il giorno in cui si terrà la 17esima edizione dell’Asta mondiale del Tartufo Bianco d’Alba: nel Castello di Grinzane Cavour eccezionali lotti del «Re dei Funghi» vengono battuti di fronte a un pubblico internazionale.
Intanto il tubero più prezioso punta in alto: all’ultimo Salone del Gusto di Torino, la «cultura» del tartufo è stata proposta per diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. La candidatura però non riguarda il prodotto in sé, ma tutto quello che rappresenta e che gli sta intorno. E oltre al tartufo che piace sempre più, è molto amata anche la sua terra d’origine, le Langhe, gettonatissima meta di viaggi enogastronomici. Un esempio ne è la «Truffle Experience» nelle Langhe, una vera e propria esperienza «immersiva» tra i vigneti preziosi dove nascono le uve nebbiolo che producono il barolo e il barbaresco, e le terre che profumano di tartufo. Fino al 30 novembre il pacchetto di quattro giorni e tre notti (550 euro, www.jo-in.it) organizzato da Jo-In tour operator, comprende tour esperienziali personalizzati ed insoliti, a cominciare dalla base di partenza dell’avventura che è la Cascina Massapè da cui si parte per andare alla scoperta dei segreti del tartufo nel laboratorio del Centro nazionale di studi del Tartufo Bianco d’Alba partecipando ad un’analisi sensoriale e poi partecipare ad una caccia al prezioso Tuber magnatum.
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