Francia
##A Parigi adottata riforma servizi ore dopo bufera Wikileaks
Dopo il sì del Senato arriva l'ok dell'Assembela Nazionale
Parigi 24 giu. (askanews) - L'Assemblea nazionale francese ha approvato definitivamente e a larga maggioranza - dopo il sì del Senato di martedì - la riforma dei servizi segreti, proprio nel giorno in cui le ultime rivelazioni di Wikileaks sullo spionaggio americano ai danni di Parigi hanno scatenato una vera e propria bufera in Francia.
Una coincidenza apparsa tutt'altro che fortuita a molti osservatori, date le polemiche che questa riforma ha suscitato, con parte dell'opposizione (non l'Ump) che la considera come un pericoloso primo passo in direzione di una "sorveglianza di massa", poiché rafforza notevolmente i poteri di spionaggio ed intercettazione dell'intelligence francese. E non a caso le rivelazioni sono state pubblicate da un sito e da un quotidiano (Mediapart e Liberation) in prima linea nella battaglia contro la legge.
Difesa dal governo di sinistra al potere in nome della lotta
antiterrorismo, la nuova legge era stata messa in cantiere l'anno scorso, poi il suo esame ha subìto una netta accelerazione dopo gli attentati di gennaio a Parigi e di marzo a Tunisi.
Fra i punti più controversi vi è l'ampia possibilità di
intercettare i telefoni cellulari e il controllo su internet. In
particolare l'utilizzo, sulla rete degli operatori di telefonia,
di algoritmi in grado di individuare una "minaccia terroristica"
da "una successione sospetta di dati di connessione": un
dispositivo, questo, considerato come un passe-partout, molto
simile alle pratiche di "spionaggio generalizzato" usate dalla
Nsa americana.
Il relatore, il socialista Jean-Jacques Urvoas, muove dalla
constatazione che la Francia è "l'unica democrazia occidentale" a non disporre di un quadro legale sulla sua politica di
intelligence, consentendo ai suoi agenti di operare all'interno
di "zone grigie" che non li proteggono dalle condanne della Corte europea dei diritti dell'Uomo.
La legge punta a rafforzare gli strumenti nelle mani dei sei
servizi di intelligence francesi, che adesso potranno infiltrare
e sorvegliare telefoni e posta elettronica di presunti o
potenziali terroristi grazie a semplici autorizzazioni
amministrative e non più solo quelle rilasciate dai magistrati
inquirenti. Il testo prevede anche il ricorso a nuove tecnologie
che consentano agli 007 di piazzare microfoni, cimici,
telecamere-spia ovunque lo ritengano necessario.
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