A Cannobio
A piedi in vetta al Monte Giove
È conosciuta come la montagna di Cannobio anche se la sua forma tondeggiante la rende più simile ad una morbida collina. Il Monte Giove è una «vetta» molto cara agli abitanti di questo lembo di riva nord-occidentale del lago Maggiore al confine col Canton Ticino. La quota modesta (solo 1298 metri di altitudine) e lo splendido panorama che offre sia sull’azzurro specchio d’acqua sottostante che sulla verdeggiante Valle Cannobina, ne fanno una meta assai frequentata che richiama durante tutto l’arco dell’anno escursionisti provenienti anche da fuori zona e dalla vicina Svizzera. Ma è soprattutto in questo periodo di transito che ci vede salutare l’inverno e con le temperature che iniziano a richiamare la primavera, che il Monte Giove merita una gita.
La nostra passeggiata di difficoltà di livello T (turistico) inizia dalla frazione di Sant’Agata (che si raggiunge da Cannobio proseguendo in direzione della Svizzera per circa un chilometro e prendendo poi la strada che si stacca sulla sinistra). Dalla piazzetta della chiesa si oltrepassa un porticato che porta fuori dall’abitato per prendere decisamente quota e pervenire al grazioso oratorio di San Luca. Si prosegue nel suggestivo bosco di castagni fino a raggiungere l’ampia radura di Marcalone dove è presente l’accogliente azienda agricola Da Attilio a conduzione familiare aperta da primavera a tardo autunno, per avanzare infine con tragitto panoramico fino alla cima brulla e tondeggiante del Giove, che si annuncia con la sua croce eretta nel 1965. Mentre si riprende fiato dopo un paio d’ore di percorso, si lascia perdere lo sguardo sul vasto panorama circostante. (m.d.a)
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