MURALE
A Roma c’è un Caravaggio, è di Ravo
Dieci giorni di lavoro e ora il risultato. Un Caravaggio alto nove metri e mezzo e largo otto che svetta a Roma, su una parete della Residenza Gemelli, la struttura dedicata a pazienti e familiari del policlinico Gemelli.
Andrea Ravo Mattoni, l’artista varesino, prosegue con il suo progetto di recupero dei classici e di «pinacoteca a cielo aperto». E dopo aver lavorato sui muri di Varese, Angera, Malpensa, Olbia, Gaeta, Varallo Sesia, San Salvatore di Fitalia e Parigi, è arrivato nella Capitale armato delle sue bombolette spray e del suo incredibile talento.
Quest’ultimo murale riproduce «Le sette opere della Misericordia». «La scelta dell’associazione dell’arte pittorica a un luogo di cura rispondono a un precisa motivazione: l’arte è anche un potente linguaggio espressivo della rappresentazione del rapporto medico-paziente e, più in generale, del rapporto ospedale e comunità - spiega il presidente della Fondazione Gemelli, Giovanni Raimondi -. Un rapporto che coinvolge due persone che condividono emozioni, sensazioni e pensieri».
Nello specifico, la scelta di riprodurre proprio quest’opera del Merisi nasce dalla considerazione che il grande artista è solito legare il tema fisico a quello emotivo, espresso al massimo grado nella relazione medico-paziente. L’inaugurazione ufficiale è prevista il 13 dicembre.
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