Russia
A Sochi il Valdai Club, tra tensioni su Siria ed elezioni Usa
Al via domani il XIII annual meeting, giovedì incontro con Putin
Roma, 23 ott. (askanews) - Con le tensioni tra Russia e Occidente al culmine da decenni a questa parte, a due settimane dalle elezioni americane giocate anche sull'argomento dei rapporti (e delle "ingerenze") con Mosca, a Sochi si riunisce il Valdai Club, forum internazionale di dibattito che nella sua sessione annuale fa il punto su crisi internazionali, governance, prospettive, crocevia. Un'occasione unica per parlare di politica globale e di Russia con decine di esperti da tutto il mondo e altrettanti dalla Federazione russa, aspettando gli incontri con membri del governo e, come sempre, l'ultima sessione di 'dibattito' con il presidente russo Vladimir Putin.
Quest'anno per la XIII edizione del meeting annuale, a cui Askanews partecipa - dal 24 al 27 ottobre al Valdai sono attesi anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il neo-presidente della Duma Vyacheslav Volodin - da molti considerato il delfino del capo del Cremlino - il primo vicepremier Igor Shuvalov, il vicepresidente del Presidium del Consiglio Economico del Centro per le Ricerche Strategiche Alexei Kudrin, ovvero la voce 'liberal' che resta fuori dal governo, ma che ha molta influenza sui piani per un'economia sempre pericolosamente zavorrata da bassi prezzi del petrolio, sanzioni, mancate riforme strutturali.
Se l'apertura ufficiale è per martedì, già domani il Valdai Club propone una sessione dal suggestivo titolo: "Cosa sarebbe accaduto se l'Urss non fosse implosa?". Poi panel su "Ordine mondiale" e "Da Medio Oriente ad Asia centrale: arco di instabilità o spazio per azione congiunta?", dibattito che porterà inevitabilmente il discorso sulla Siria, e ancora crisi migratoria e "Nuova globalizzazione o nuovo protezionismo". Il pezzo forte, come sempre, è tenuto per la fine: Putin terrà giovedì un discorso e si concederà come da tradizione al botta e risposta con la platea di esperti, accademici, analisti. Già il timing della riunione annuale non sembra affatto casuale, fanno notare soprattutto i partecipanti dagli Usa, "così vicino alle presidenziali dell'8 novembre": c'è da attendersi che 'zar Vladimir' abbia qualcosa da dire al riguardo.
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