SERIE A DONNE
A1 a dodici squadre: Sab Grima ci pensa
La Lega «mura» la Fipav che aveva chiesto l’allargamento a 14 squadre. Legnano tentata dalla massima serie
Il prossimo campionato di A1 avrà al via 12 squadre mentre per la serie A2, a fronte della volontà federale di mantenere lo strano progetto dei due gironi con 10 formazioni, sarà necessaria una verifica del numero effettivo delle neopromosse che saranno in grado di iscriversi.
Questa la sintesi di quel che è stato stabilito ieri durante il Consiglio Federale e nel confronto con i vertici della Lega femminile che, a conti fatti, sono usciti vittoriosi.
Respinto, infatti, il pallido tentativo della Federazione di forzare la mano per riportare la massima serie a 14 squadre: il lodo Montichiari, come l’aveva ribattezzato qualcuno perché come primo effetto avrebbe avuto il ripescaggio del club bresciano caro al consigliere Apostoli, era stato “proposto” a marzo in un incontro preparatorio, ma ieri non è riapparso all’orizzonte.
Sulla questione legata ai numeri della serie A2, a fronte della ferma volontà del governo Cattaneo di andare avanti con la formulazione di un campionato a 20 squadre, si è giunti all’accordo che se al momento della chiusura delle iscrizioni si sarà sotto quota 18 club presenti, si disputerà un torneo a girone unico. Per le promosse dalla B1 saranno mantenuti i requisiti di ammissione (severi) introdotti dalla Lega nelle ultime stagioni ed è dunque molto probabile che non si raggiunga la quota auspicata dalla Fipav e che dunque il torneo cadetto mantenga una propria identità unica. Anche perché, va aggiunto, che tra i proprietari dei club di A2 c’è malumore: il torneo diviso in due gironi non entusiasma e qualcuno ha adombrato anche la possibilità di rinunciarvi.
Durante l’incontro, il consiglio federale ha ribadito la volontà di riprovarci l’anno prossimo a raggiungere quota 20: difficile capire le motivazioni di una scelta che, è palese, va nella direzione di dequalificare un torneo che per visibilità e qualità è già in sofferenza così come è.
C’è stato un serrato confronto anche sul numero delle straniere in campo nella massima serie: saranno ufficialmente quattro anche nella prossima stagione e al tentativo della Fipav di mettere un limite massimo di due giocatrici per nazione «per non allenare le atlete per le altre nazionali» si racconta che ci sia stato il fermo stop del presidente di Lega, Mauro Fabris, che ha ricordato che nel maschile tale vincolo non esiste. Conseguente retromarcia di Cattaneo. Le parti si rivedranno il 19 maggio per un tavolo tecnico che metterà a punto i dettagli delle indizioni dei campionati.
Per la Lega femminile, però, i nodi non sono finiti e hanno i nomi di Bolzano e Bergamo. Iscrizioni a rischio? Per la Foppapedretti è previsto un punto della situazione dopo metà mese, mentre per la Sudtirol la situazione è considerata abbastanza complicata. In tal senso si inserisce la ventilata volontà della Sab Grima Legnano di esplorare la possibilità di acquisire un diritto di serie A1. Fosse quello del Bolzano, sarebbe storicamente quello conquistato dal Villa Cortese e passato prima a Modena e, la scorsa estate, in Alto Adige...
Ma su quali basi Legnano tenterebbe il salto in alto? Il Casinò di Campione, entrato nel pool di sponsor del club in questa stagione, avrebbe la volontà di aumentare l’entità della sponsorizzazione in caso di partecipazione alla massima serie. Una possibilità sulla quale la dirigenza giallonera sta riflettendo al pari di coach Andrea Pistola.
© Riproduzione Riservata