L’INDAGINE
Abusi edilizi: terremoto sul Ceresio
Sedici denunce tra amministratori, funzionari e impiegati del Comune di Lavena Ponte Tresa e costruttori. E diciassette immobili sequestrati dalle Fiamme Gialle
Volumetrie raddoppiate, documenti falsificati, concessioni rilasciate senza presupposti normativi. Tradotto: abusi edilizi e violazioni urbanistiche sul lungolago del paese. E raffica di denunce (sedici) tra amministratori, funzionari e pubblici impiegati del Comune e professionisti e imprenditori del settore edile.
Non solo: diciassette immobili sequestrati per un controvalore di quattro milioni di euro.
Questo è il bilancio dell’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Luino a Lavena Ponte Tresa: un’indagine nata da alcuni esposti nel 2015 e condotta per due anni dalle Fiamme gialle, coordinati dalla sostituta procuratrice della Repubblica di Varese, Annalisa Palomba.
La vicenda riguarda un complesso residenziale di pregio, per realizzare il quale - come ha appurato la guardia di finanza luinese - è stato fatto ricorso a pratiche illecite che vanno dalla contraffazione della classificazione energetica al mancato rispetto dei requisiti igienico-sanitari, alla presentazione di documenti falsi da parte dei progettisti alle false attestazioni grazie alle quali alcuni appartamenti erano già abitati prim’ancora della stipula della convenzione, oltre alla consumazione di frodi assicurative.
Un’ampia documentazione è stata sequestrata dagli uffici comunali e nello studio del costruttore e s’è trovata anche traccia d’una convenzione ulteriore che avrebbe dovuto sanare le violazioni urbanistiche: un parcheggio pubblico da 410mila euro di costo a carico del costruttore. Una sorta di onere d’urbanizzazione utilizzato a mo’ di sanatoria. Un’operazione, però, non possibile per legge vista la portata dell’abuso volumetrico.
In serata, è arrivvto il comunicato stampa col quale l’attuale sindaco, Massimo Mastromarino, spiega che «per quanto riguarda le vicende comparse oggi 21 agosto sulla stampa online, posso affermare che siamo a conoscenza di indagini relative a vicende edilizie che risalgono al 2015, quando Io con la mia Amministrazione non ero ancora in carica, essendo stati eletti il 6 giugno 2016. E a oggi non ho ricevuto alcuna informativa di garanzia».
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