IL LUTTO
Addio a Claudio Rizzi
Aveva 63 anni, critico d’arte e curatore di mostre e musei, lascia un grande vuoto anche a Varese
Un curatore critico d’arte sta all’artista come il direttore d’orchestra sta al musicista. L’orchestra non ci sarebbe senza i suoi componenti, ma nulla direbbe di più al mondo senza la visione oltre del direttore, la visione d’insieme e superiore che dà un senso alle voci strumentali. Claudio Rizzi, classe 1953, lascia molto a Varese. Dopo aver iniziato come giornalista con la TV in terra d’Istria, si occupa della creazione del Museo Pertini a Savona e diventa segretario e amministratore alla Permanente di Milano, dal 1988 al 1998. E’ proprio nella Milano ricca di fermento culturale e artistico, con scambi internazionali e riflessioni artistiche volte alla lettura e scoperta di artisti nazionali che anche per gli artisti di Varese diventa un amico e un riferimento. Dal 1998 è autore con Floriano Bodini e il Comune di Gemonio di ‘Anteprima e divenire’ che per tre anni accompagna pubblicamente la comprensione della nascita di un museo dedicato a uno scultore; resta direttore fino al 2004, quando organizza numerose mostre storiche e tematiche, dedicate all’enturage di Bodini ma anche con scambi fra Maccagno e Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), in musei cioè dove porta avanti precise politiche culturali e diviene curatore e direttore nel corso degli anni. Consulente per la Regione Lombardia già dal 1994, prosegue la sua attività di scambi internazionali anche con progetti portati in Francia e Spagna. Collabora a mostre e progetti di convegni al Chiostro di Voltorre durante la gestione di Fabbrica Arte beni culturali onlus tra il 2000 e il 2006. Sono tanti, tantissimi, gli artisti varesini, giovani e meno giovani, che a lui devono attività e pubblicazioni, attività fatte sempre con rigore e simpatia, affetto e volontà di storicizzazione. Generazione anni… ci ha accompagnato per tante stagioni al Museo di Maccagno, dove ha curato il Premio fino al 2013, e non si contano i cataloghi e le pubblicazioni realizzate, molte in sinergia con colleghi perché era molto generoso. Claudio Rizzi ci ha lasciato la notte del 22 novembre, dopo una malattia che lo ha strappato alle sue amate scritture e frequentazioni. Con l’Associazione Ad Acta di Milano, da lui fondata per la ricerca archivistica e la strutturazione delle attività artistiche di autori e movimenti, lascia un’eredità che vuole da tutti essere portata avanti. Il funerale si terrà giovedì 24 alle 14.45 nella parrocchia di Sant Maria Assunta di Turro, a Milano.
Debora Ferrari
© Riproduzione Riservata