IL LUTTO
Addio a Gianni Capretti
Si è spento a 70 anni l’ex pugile: fu due volte olimpionico e campione italiano. Lascia un grande vuoto nella sua Azzate
Lutto nel mondo del pugilato. A 70 anni appena compiuti, si è spento Giambattista Capretti, da tutti conosciuto come Gianni. Nato a Rovato, in provincia di Brescia, si era trasferito nel Varesotto con la famiglia ad appena 7 anni. E proprio a Varese, nella piccola palestra della Spumador, sotto la tribuna dello stadio di Masnago, scopre nel 1961 il fascino della boxe. Straordinaria la sua ascesa da dilettante sotto la guida del maestro Piero Bignamini: Gianni arriva alla canotta azzurra e partecipa a due Olimpiadi, quelle di Città del Messico nel 1968 come superleggero e quelle di Monaco del 1972 come peso leggero. Bronzo agli Europei del 1969 a Bucarest tra i superleggeri, campione italiano assoluto nel 1970, vincitore dei Giochi del Mediterraneo in Turchia e campione mondiale militare nel 1972 (aveva svolto il servizio di leva tra i carabinieri), approda tra i professionisti debuttando il 12 luglio del 1973 a Milano e arrivando nel 1975 a un passo dalla sfida per il titolo europeo.
Malato da sei mesi, si è spento la mattina di lunedì 26 settembre lasciando un enorme vuoto nella sua Azzate, dove era conosciutissimo anche per il suo impegno nel sociale. Ogni giorno, infatti, aiutava i bambini delle elementari e delle medie ad attraversare all’entrata ed all’uscita da scuola. Attivo nella protezione civile e nell’associazione dei carabinieri in congedo, era un militante della Lega Nord, con cui era entrato in consiglio comunale nella scorsa amministrazione.
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