IL LUTTO
Addio al cardinale Tettamanzi
Si è spento a 83 anni dopo una lunga malattia. Fu arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011
Addio al cardinale Dionigi Tettamanzi: l’arcivescovo emerito della Diocesi Ambrosiana è morto nella mattinata di sabato 5 agosto, all’età di 83 anni, dopo una lunga malattia. Arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011 (succedette a Carlo Maria Martini e gli subentrò Angelo Scola, di cui recentemente il Papa ha nominato l’erede in monsignor Mario Delpini) il cardinale si è spento nella Villa Sacro Cuore, la “Casa di spiritualità della Diocesi”, a Triuggio, in Brianza, dove si era ritirato dopo la fine del mandato. Triuggio si trova a pochi chilometri di distanza da Renate, il paese dove era nato il 14 marzo 1934. Accanto al cardinale c’erano i familiari e Marina, la storica assistente.
Venerdì il cardinale Angelo Scola e il neo eletto arcivescovo Delpini avevano diffuso una nota per spiegare che le condizioni di Tettamanzi si erano “particolarmente aggravate” e per invitare la comunità diocesana a pregare per lui.
In una delle sue ultime uscite pubbliche, sia pure visibilmente dolorante, era apparso in Duomo il 25 marzo scorso per salutare Papa Francesco in visita a Milano.
La notizia della morte del cardinale Tettamanzi, personaggio molto amato per la sua costante attenzione verso gli “ultimi” (sua l’idea della creazione del Fondo Famiglia Lavoro), ha destato grande commozione. Il primo a ricordarlo è stato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: «Con Tettamanzi scompare uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale di Milano. Il Cardinale ha orientato l’impegnativa eredità di Carlo Maria Martini nella rivitalizzazione della tradizione ambrosiana dell’accoglienza e della solidarietà. Ha affrontato la critica di tanti rimettendo profeticamente le nostre coscienze a confronto con i problemi di chi non ha nulla. A Milano il compito di seguire sempre il suo insegnamento».
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