DECALOGO
Affrontare gli attacchi di panico
La paura arriva all’improvviso e non siamo mai pronti. È normale sia così. Ma dentro ciascuno c’è la forza per farvi fronte. «Di solito, gli attacchi di panico iniziano con qualche sintomo fisico - spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta -. Il cuore si mette a battere forte, si ha la sensazione di non riuscire a respirare a sufficienza, ci si sente strani, quasi non se stessi, gli arti possono essere intorpiditi e si può sentire dolore al petto.
Più i sintomi fisici si intensificano, più l’angoscia e la paura crescono diventando autentico terrore: si teme di morire, di impazzire, o di non tornare mai più alla normalità». Di attacchi di panico soffre il 3,5% della popolazione mondiale. L’aiuto di un esperto è fondamentale, ma ci sono piccole azioni di mettere in pratica subito, da soli, all’occorrenza, per stare meglio.
1) Imparare a conoscerli, divenire consapevoli delle varie fasi (insorgenza, apice, decrescita) e del fatto che non sono mortali, né infiniti e soprattutto passano.
2) Comprendere che sono solo un sintomo e che il vero problema è ciò che li causa, cioè l’insoddisfazione esistenziale.
3) Quando si sente che un attacco è in arrivo, fare qualcosa: muoversi, camminare, raccontare a un amico ciò che si sta vivendo, usare tecniche di rilassamento.
4) Dedicarsi ad attività artistico-espressive: canto, pittura, danza, meditazione, qualsiasi cosa permetta di dare voce ai propri vissuti interiori.
5) Trovare il coraggio mandare a quel paese chi lo merita.
6) Definire amici solo le persone di cui ci si può realmente fidare.
7) Condividere con gli amici le proprie problematiche e chiedere loro aiuto.
8) Imparare a convivere con la propria paura e a fare figuracce, se sono funzionali al raggiungimento di qualcosa che davvero si desidera.
9) Parlare con persone che hanno avuto attacchi di panico e che li hanno risolti.
10) Diventare consapevoli che gli attacchi di panico guariscono.
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