Russia
Al Valdai Club la Russia sfida il mondo, oggi gran finale con Putin
"Ue non è più lo stesso vicino di casa" e "sanzioni? Resisteremo"
Sochi, 27 ott. (askanews) - Giornata conclusiva e gran finale con Vladimir PUtin oggi, al Valdai Club. Gli analisti e accademici da 35 Paesi riuniti da lunedì scorso a Sochi per discutere di crisi, conflitti, equilibri globali, attendono nel pomeriggio la sessione plenaria a cui parteciperà il presidente russo. E prima del tradizionale intervento seguito dal botta e risposta con il capo dello Stato, in agenda c'è un incontro con il ministro degli Esteri Sergey Lavrov.
Per tre giorni, al XIII meeting annuale del Valdai organizzato sulle montagne a ridosso della costa russa Del Mar Nero, a cui Askanews partecipa, si è discusso di Medio Oriente - Siria in primis - di emergenza migratoria, di Brexit e crisi dell'Ue, di economia, delle tendenze di un ordine mondiale che, su questo tutti concordano, minaccia più instabilità che nuovi equilibri per gli anni a venire. Politologi e osservartori russi hanno sottolineato come oggi Unione europea e gli stessi Stati Uniti siano diventati a loro volta "incognite" sulla scena internazionale, complici la Brexit, la crescita dei movimenti populisti, la campagna elettorale americana dominata da veleni senza precedenti.
"L'Europa non è più lo stesso vicino di casa per la Russia e gli Usa non saranno più gli stessi, indipendentemente da chi vincerà, perchè è scattata una dinamica che non si fermerà con le elezioni", ha sintetizzato Fedor Lukyanov, direttore di Russia negli affari globali e direttore dalla Fondazione per lo Sviluppo del Valdai Club. E non si fermerà neppure la Russia, assicurano i più.
Negli incontri off the records, gli esponenti del governo russo hanno difeso le posizioni di politica estera e assicurato che Mosca non intende cambiare strada. Il viceministro degli Esteri
Mikghail Bogdanov ha detto che se Libia e Iraq chiederanno un contributo militare russo "contro il terrorismo", Mosca "valuterà con attenzione" queste proposte. Quanto alle sanzioni, "possiamo resistere molto, molto a lungo", ha dichiarato un alto funzionario, "ma dalle sanzioni non verrà niente di buono, è autolesionismo. Dopodiché, noi andiamo avanti, anche nelle attuali condizioni di deficit di bilancio".
Oggi Putin darà i suoi titoli a tutte le questioni passate in rassegna in questi giorni. Per la plenaria sarà affiancato da Heinz Fischer, presidente austriaco sino allo scorso luglio, dall'ex presidente finlandese Tarja Halonen e da quello sudafricano Thabo Mbeki. Ma le domande, come sempre, saranno tutte, o quasi, per Zar Vladimir.
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