IL CASO
«Allah è grande». E picchia i poliziotti
Seminudo dopo una rissa in viale Toselli, bloccato e arrestato dopo l’aggressione: aveva 150 grammi di cocaina
A torso nudo, scalzo e agitatissimo. Con le tasche piene di cocaina e una fede incrollabile nel Dio che lo avrebbe aiutato a levarsi di torno quei due scocciatori in divisa.
Per fermare il tunisino che l’altra mattina poco dopo l’alba girava seminudo su viale Toselli non sono bastate le parole, e non è bastato neppure lo spray al peperoncino che gli agenti gli hanno spruzzato abbondantemente sul volto. Alla fine per bloccare l’uomo i poliziotti hanno dovuto usare le maniere forti, rimediando un bel po’ di botte.
L’allarme era scattato alle 6.50 di lunedì, quando al 112 era arrivata una richiesta di intervento per rissa. Arrivati in viale Toselli, gli agenti hanno subito notato un uomo a torso nudo e senza scarpe, visibilmente agitato. Ad attirare l’attenzione dei poliziotti sono state le tasche dei suoi pantaloni, che erano gonfie. Gli agenti hanno fermato l’uomo per un controllo, e come prima cosa ovviamente gli hanno chiesto cosa avesse in tasca. Invece di rispondere, l’uomo ha cominciato a gridare in arabo “Allah Akbar” (Allah è grande) e si è lanciato contro gli agenti. Questi come prima cosa hanno cercato di bloccarlo usando i nuovi spray urticanti: l’uomo però non si è preoccupato più di tanto del bruciore che evidentemente stava provando, e ha continuato a mollare calci e pugni alla cieca. Tra i due agenti e il magrebino è iniziata quindi una vera e propria colluttazione, conclusa solo quando l’uomo è stato ammanettato. ammanettandolo. A quel punto gli hanno svuotato le tasche, che contenevano ben 152 grammi di cocaina pura e duemila euro in contanti. Il tunisino, 31 anni, è stato arrestato, per gli agenti, medicati al pronto soccorso, una prognosi di 7 giorni.
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