IL CASO
Allarme siringhe in pieno centro
Ogni notte gli eroinomani si bucano davanti al municipio, a pochi metri da una scuola
Ormai l’emergenza è arrivata alle porte del municipio. In senso letterale. Perché anche giovedì mattina, come accade da diverso tempo, i cittadini che di primissima mattina hanno portato a passeggio i loro cani nell’aiuola che fronteggia Palazzo Gilardoni, si sono imbattuti nella solita distesa di siringhe.
Allarme e rabbia hanno preso il sopravvento, finché per l’ennesima volta qualcuno di loro ha indossato dei guanti ed ha rimosso la gran parte delle presenze pericolose, prima che qualcuno inavvertitamente si pungesse.
«Abito in zona e ormai ogni giorno le cose vanno così. Ed è inaccettabile», racconta fra l’adirato e lo sconsolato una delle residenti di via Fratelli d’Italia. «La cosa che fa paura è che da questo punto quotidianamente passa tantissima gente, penso soprattutto ai bambini che vanno all’asilo e alle scuole elementari che ci sono qui dietro l’angolo a pochi metri, in via Zappellini».
Il fatto è che ormai questo fenomeno che pian piano ha ripreso possesso degli angoli più emarginati della città, ha iniziato ad espandersi. Al punto che la notte, dopo una certa ora, anche il centro cittadino non è più immune.
Non è quindi più soltanto un problema della stazione Fs, dove da tanto tempo eroinomani e tossici vari abitano i magazzini abbandonati lungo i binari e lasciano le loro siringhe fra i cespugli dopo essersi iniettati la dose di droga. Ora, come detto, anche il piccolo prato accanto al tempio civico è meta fissa di sballati e disperati. «Quando fa buio - riprende chi frequenta la zona - si vedono questi gruppetti di persone che si appartano nell’angolo davanti all’Agenzia delle Entrate. Si siedono sulle panchine in pietra e ci restano ore. Alla fine il risultato è questo ed è un pericolo serissimo per la salute delle persone o anche degli animali che dovessero pungersi per colpa di un ago nascosto in mezzo all’erba».
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