L’INDAGINE
Allo Stato il tesoro del contrabbandiere
Argento, reperti archeologici, alcolici di pregio e una zanna di mammut confiscati dalla Gdf a un uomo di Lavena Ponte Tresa
Il sequestro era avvenuto già ai primi di dicembre del 2015, quando le Fiamme Gialle di Luino avevano messo le mani sul patrimoniomesso da parte da un anziano originario dell’Emilia Romagna e da anni residente a Lavena Ponte Tresa, il quale, attraverso ricettazione e riciclaggio ma anche evasione fiscale, aveva stipato in un caveau e in sette ville nella sua disponibilità al confine con la Svizzera, beni rifugio per un valore di circa sette milione di euro.
Un anno dopo quella perquisizione, nel corso della quale erano emerse, nel copioso tesoro, anche due zanne, una di mammut e una d’elefante, da cui prese nome l’operazione della guardia di finanza Era Glaciale, fu disposta dall’allora pm varesina Annalisa Palomba, ma misura di prevenzione patrimoniale del sequestro prevista dalla normativa antimafia e nei giorni scorsi tale misura s’è trasformata in confisca.
La guardia di finanza di Luino ha così applicato, nei giorni scorsi, il dispositivo del Tribunale a carico dell’uomo, accusato di ricettazione, riciclaggio, contrabbando, sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sull'alcol e sulle bevande alcoliche e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
Il provvedimento ha riguardato la confisca di 59 chilogrammi di argento in grani, 171 lingotti di argento, 72 monete d’oro, 94 reperti di interesse paleontologico di cui 2 zanne di elefante e 1 di mammut, 424 campioni di minerali di varie dimensioni e oltre 20mila bottiglie di alcool (la maggior parte whisky, cognac, rum, liquori vari e vini di pregio) per un valore complessivo di oltre sette milioni di euro.
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