VIA PER BUSTO
Amga azzerata, stupore Fratus
Il sindaco dopo le dimissioni dei vertici: «Ci sono rimasto male. Nessun nome da indicare»
«Sono dispiaciuto e francamente ci sono anche rimasto male. Delle dimissioni sono stato informato da un amico giornalista alle otto dell’altra sera e poi alle 22 mi è giunta anche la telefonata del direttore generale di Amga. Sono sincero: non mi aspettavo una cosa del genere». Il sindaco Gianbattista Fratus ha esordito così, venerdì 12, durante la conferenza stampa convocata in fretta e furia per commentare le clamorose dimissioni del presidente di Amga Gianni Geroldi («che non ho sentito») e di tutto il consiglio di amministrazione della spa di via per Busto Arsizio. Dimissioni protocollate con una lettera che esclude ripensamenti al termine della riunione del cda di giovedì. E ora cosa succederà?
Di fatto il presidente e il consiglio dimissionari resteranno in carica, come prevede la normativa, “in proroga” per l’ordinaria amministrazione fino a quando non saranno nominati i nuovi vertici. Ma a dimostrazione che si è sia trattato di un fulmine a ciel sereno Fratus ieri ha rimarcato che “al momento nella mia agenda non ho alcun nome da indicare”: «Le dimissioni me le sono trovate tra capo e collo all’improvviso. In questo momento Amga non era tra le mie priorità anche perché la strada era già tracciata per diverse cose che devono andare avanti come la gara per le reti del gas e l’impianto Forsu». Di fatto l’assemblea dei soci era già stata convocata per mercoledì 17 gennaio dopo l’ormai famosa conferenza stampa di fine anno: in quella circostanza si cercherà di fare il punto sulla situazione.
Sui motivi all’origine dello strappo il sindaco si è in ogni caso detto sorpreso: «Non credo di avere espresso giudizi particolarmente negativi su alcuno, ma solo il mio pensiero sulle modalità del controllo analogo. Poca considerazione per gli altri soci? Questo non è vero, perché si tratta di sindaci che fanno il mio stesso lavoro e poi perché in una società il rispetto deve essere reciproco e da parte mia non è mai mancato. Diverso il discorso delle quote: ogni Comune pesa in modo diverso. Però io tengo a ripetere che ho sempre avuto massima fiducia nelle persone del cda. Io stesso avevo detto a Geroldi che poteva andare avanti nel suo mandato nonostante il cambio di amministrazione. Lui è persona stimatissima e di grande esperienza: non mi sarei mai permesso di dare giudizi su di lui. Quello che avevo detto è invece che la società in certi frangenti si muoveva in modo troppo autonomo e che noi venivamo chiamati in causa solo quando c’era l’assemblea dei soci. Non condividevo in pratica di non essere coinvolto come socio di maggioranza su certe scelte e questo non significa fare quello che dico io».
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