DISAGI
Anagrafe: 4 ore per una firma
Ancora code e proteste agli sportelli. Il caso della donna che ha atteso dalle 9 alle 13
L’ora di permesso presa dal lavoro non gli è bastata. Troppa coda all’ufficio Anagrafe: dal numerino che tiene fra le mani avrebbe bisogno del triplo del tempo per ottenere il certificato di cui ha bisogno. Forse è di quelli scaricabili online («ma io non ci capisco niente»), così Roberto Ciaramella impreca e se ne va, «perché il Comune offre un servizio vergognoso». Dopo il giorno di chiusura al pubblico, l’ufficio riapre, il 5 gennaio, nel segno del caos e della rabbia. Fin dalle 8.30 è un assedio. Alle 10 ci sono cinquanta persone in attesa. Molti scopriranno ore dopo che la nuova carta d’identità elettronica si rilascia solo su appuntamento, che per i passaporti non serviva aspettare nello stanzone centrale, che alcuni documenti si dovevano scaricare dal computer. Gli stranieri sono quelli più in difficoltà, nessuno indirizza nessuno, perché il poco personale è tutto concentrato agli sportelli. E c’è una storia emblematica a spiegare le peripezie vissute, ieri, allo sportello di via Fratelli d’Italia. È il caso di una donna che aveva necessità di far autenticare una firma su un documento. È arrivata all’Anagrafe alle 9.30, ha preso il biglietto e aspettato il proprio turno. Per arrivare al traguardo ci sono volute quasi quattro ore, lasciando l’ufficio solo alle 13.15.
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