IL CASO
Anarchici, vergogna di Natale
Blitz notturno con scritte ovunque a deturpare il centro e la chiesa di San Francesco
Una cinquantina di scritte sui muri e sulle vetrine dei negozi di corso Italia: tre istituti di credito sono stati presi di mira in via Pietro Micca e viale Rimembranze, e con la vernice è stato oscurato anche un bancomat; a completare la scriteriata offensiva, non è stato risparmiato neppure il portone principale dell’antica chiesa di San Francesco. Analoghi raid sono avvenuti peraltro in altri Comuni del comprensorio, in particolare a Lomazzo. Il tutto dopo la “trash night” che i centri sociali hanno organizzato nella notte tra domenica 24 e lunedì 25. Insomma, il giorno di Natale, i saronnesi sono rimasti senza parole nel vedere muri e vetrine coperti di scritte e violenti slogan. Rabbia e incredulità, da parte sia dei commercianti che dei residenti, nei tanti post pubblicati in queste ore sui social locali. «Come avvenuto in passato - fanno sapere dal comando della polizia locale - alcuni tra i responsabili degli atti vandalici saranno identificati e denunciati».
Amministrazione e Lega stanchi dei vandalismi:
«Contro lo Stato, per cambiare le cose, ci si candida alle elezioni. Ci si mette la faccia. Non si indossa il passamontagna di notte per scrivere sulle vetrine dei negozianti e sui muri dei cittadini, diventando vandali - è il commento di Angelo Veronesi, capogruppo della Lega Nord - la Repubblica protegge il diritto di parola, ma ci sono alcuni che per una parola sbagliata su un manifesto vengono condannati. Altri vengono protetti, sebbene siano soliti imbrattare i muri, fare manifestazioni senza permesso, occupazioni illegali di proprietà private, infastidire il prossimo con musica alta per tutta notte».
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