Borsa
Ancora vendite sui Bond, rendimento Btp ai massimi da fine 2015
Per i mercati verso una politica monetaria meno espansiva
Roma, 28 ott. (askanews) - Ancora una giornata di vendite sui bond governativi. Un vero e proprio sell-off in atto da lunedì che ha prodotto un drastico aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Tra quelli più sotto pressione il Btp decennale italiano che oggi ha toccato un rendimento dell'1,70% per poi chiudere all'1,65%. Era dalla fine dell'anno scorso che il decennale della Repubblica Italiana non toccava tale livello. La conferma si è avuta all'asta odierna. Il Tesoro ha collocato Btp decennale, scadenza 2026, cedola 1,25%, per un ammontare di 2,5 miliardi di euro. Il titolo è stato assegnato con un rendimento annuo lordo dell'1,60% in aumento di 39 punti base rispetto alla precedente asta. Solo al collocamento del novembre dell'anno scorso il rendimento era stato più elevato.
La pressione sul Btp riflette anche l'incertezza determinata dal referendum. Lo spread con il Bund si è allargato a 147 punti dopo aver superato i 150 punti. Ma è il differenziale con la Spagna a toccare i massimi da quasi tre anni con 47 punti per poi chiudere a 41.
Le vendite sono comunque diffuse sui bond governativi. Il Bund decennale presenta un rendimento positivo pari a 0,1680%, ai massimi dal maggio scorso. Dinamica analoga per i titoli di Spagna e Francia. Anche i Gilt britannici sono stati al centro di massicce vendite che hanno portato il rendimento a superare quota 1,30% per poi attestarsi in chiusura all'1,26%, sui massimi dal referendum di giugno.
Ad alimentare le vendite dei bond, il sentiment tra gli operatori che la fase di politica monetaria ultra accomodante stia terminando. A dicembre è probabile un rialzo dei tassi da parte della Fed dopo il dato sul pil americano nel terzo trimestre superiore alle stime. Anche i segnali, ancora modesti, di ripresa dell'inflazione spingono gli investitori ad allegerire i portafogli di titoli di Stato.
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