AL MIDEC
Antò: la ceramica al doppio femminile
È una delle protagoniste del design italiano, prima donna art director in Italia ad aver rivoluzionato l’estetica degli utensili, insignita nel 2011 del prestigioso premio Compasso d’Oro. È Antonia Campi, valtellinese, classe 1921, ed è cittadina lavenese d’adozione: dopo essersi diplomata nel 1947 all’Accademia di Brera con un maestro come Francesco Messina, Antonia si fa le ossa come operaia presso la Società Ceramica Italiana di Laveno, con cui collabora per decenni, arrivando a ricoprire ruoli di dirigenza.
Schiva e determinata, ama fumare la pipa mentre lavora intensamente nel suo laboratorio affacciato sul lago Maggiore: suo è il fregio ceramico «Landscape» per la IX Triennale di Milano, posto in cima allo scalone d’onore al di sotto del ricciolo luminoso di Lucio Fontana e a sua firma è il primo progetto di allestimento dell’attuale Midec (Museo internazionale del design ceramico) di Laveno.
Museo che oggi dedica a Neto, come da sempre la chiamano affettuosamente gli amici, una mostra, a cura di Anty Pansera, dedicata all’attività degli ultimi cinque anni e alla collaborazione con la ceramista faentina Antonella Ravagli (dalle iniziali dei loro nomi nasce «Antò»), mostra documentata nel catalogo Freemocco.
Una sinergia iniziata con un grande pannello ideato per Montecitorio in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia che ha dato in seguito vita a una produzione di piccoli oggetti, «Medaglioni», «Libri», «Quadri tappeto», «Fiori», «Sculture da viaggio» che ricordano quelle di Munari ma realizzate in allumina, materiale ceramico di recupero, che dona inediti effetti di trasparenza.
«Antò, Antonia Campi e Antonella Ravagli (2011/2015)» - A Laveno Mombello, Midec, lungolago Perabò 5, fino al 25 settembre martedì ore 10-12.30, da mercoledì a venerdì ore 10-12.30 e 14.30-17.30, sabato e domenica 15-18, info 0332.625551.
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