PUZZLE GIUNTA
Antonelli alza la voce
Tovaglieri, Ferrario, Rogora e Chiesa assessori, Salomi, Magugliani e Arabini a un passo. Il neo sindaco vuole decidere entro il weekend: «Voglio lavorare, se non vado bene mi caccino»
La faticaccia non è finita e per Emanuele Antonelli si prospetta una patronale che della festa sembra aver poco. La festa, in senso lato, sembra semmai che siano in molti a volergliela fare, imbrigliando la composizione della giunta. Eppure giovedì 23 il primo cittadino ha dato uno scossone e un passo l’ha fatto, alzando la voce con gli interlocutori e ponendo alcuni tasselli base dell’esecutivo che lavorerà con lui. Quattro nomi li ha piazzati sicuri, sugli altri tre ormai è convinto e deve vincere alcune resistenze.
La prima a scegliere è stata la Lega che ha indicato chi occuperà i tre posti in squadra ma lascia in consegna nuvoloni sulla scelta del presidente del consiglio comunale. «Perché secondo noi dev’essere una figura di garanzia - spiega il segretario Stefano Ferrario - e non può essere qualcuno che abbia radici nel Pdl». Tradotto: si metteranno ostacoli alla scelta di Gigi Farioli e si porterà avanti il nome di Paola Reguzzoni («Ma non è l’unico possibile, l’importante è che sia di garanzia») nel voto segreto che aprirà la prima assemblea indetta per la sera del 12 luglio, nel cortile del palazzo municipale. Di certo invece c’è che il Carroccio esprimerà in giunta lo stesso Ferrario (che si occuperà di sport e aggiungerà altre competenze), la giovanissima (29 anni sabato 25)Isabella Tovaglieri (papabile per l’urbanistica e in pole position per fare addirittura il vicesindaco, «perché comunque - precisa Antonelli - quel ruolo lo darò a una donna») e l’ambulante Max Rogora, indirizzato a fare proprie le competenze su sicurezza e viabilità, dopo aver vinto la concorrenza di Livio Pinciroli, che sarà il capogruppo.
Il vero nodo della parte finale del percorso, senza il quale Antonelli avrebbe trovato la quadra già giovedì, l’ha invece servito Forza Italia. Perché dato per assodato il ruolo del coordinatore azzurro Alessandro Chiesa, sul secondo nome è scoppiato il caos. Fino alla mattina era dato per sicuro Alberto Riva ai lavori pubblici, il quale però ha riflettuto e ha fatto un passo indietro. A questo punto il sindaco ha chiesto di avere Enrico Salomi in giunta, ma per tutto il giorno altre componenti dell’universo forzista hanno cercato di ostacolare la scelta dell’uomo indicato per seguire i Servizi sociali e in grado di dare esperienza a un esecutivo che invece ne ha poca. Antonelli sembra intenzionato a nominarlo comunque, ma solo nelle prossime ore si scoprirà se ci riuscirà. E, in caso contrario, sarebbe pronto a premiare la lista Busto Grande scegliendo Matteo Sabba.
Questo perché il reggente di Palazzo Gilardoni si è ormai convinto che a completare il quadro saranno due donne, scelte dal suo gruppo. Nella fattispecie avrebbe indirizzato la preferenza su Miriam Arabini e Paola Magugliani, assegnando alla prima il personale pubblico e alla seconda la cultura. Di certo, fatto mezzo percorso, proverà a completarlo come l’ha prospettato, definendo con precisione le deleghe e presentando la squadra lunedì. «Calcoli politici non ne faccio più», chiosa. «Io voglio lavorare, se non vado bene mi caccino».
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