COMABBIO
Antonio Paradiso e le putrelle delle Twins Towers
Originale il materiale che Antonio Paradiso usa nel suo lavoro: i resti delle putrelle provenienti dalle Torri Gemelle di New York, abbattute nell’attentato dell’11 settembre 2001, sono state rilette dall’artista barese in oltre trenta sculture in pietra e acciaio per raccontare «L’ultima cena globalizzata» (allestita nel 2011 a Palazzo Reale a Milano) e «Ascensione».
Nella mostra a cura di Massimo Cassani ci sono i resti delle Twins Towers e i disegni preparatori, ma anche la pietra, il volo e il toro Pinco che, montando una mucca meccanica, fece scalpore nel 1978 alla Biennale di Venezia.
Antonio Paradiso, scultore, pittore e videomaker che vive tra Milano e Matera ed espone in tutto il mondo, ha studiato scultura all’Accademia di Brera con Marino Marini. La sua ricerca si è rivolta principalmente all’uomo e alla sua storia: ha studiato riti e religioni del passato, viaggiando nel deserto del Sahara e nell’Africa tropicale, unendo un approccio scientifico alla sua arte antropologica.
Il suo lavoro prende in considerazione temi legati alla natura, come i numerosi studi e opere sugli uccelli e sul volo dei colombi, che occupa una importante parte della sua produzione artistica.
Comabbio, Sala Lucio Fontana, via Garibaldi 560, fino al 29 ottobre sabato e domenica ore 10-12.30 e 16-18.30, ingresso libero.
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