AL PRONTO SOCCORSO
«Donna, abbassa lo sguardo»
Giovane islamico se la prende con l’infermiera che stava curando sua madre
«Sei una donna, abbassa lo sguardo quando parli con me»: così un giovane islamico al pronto soccorso dell’ospedale di Saronno si è rivolto all’esperta infermiera che stava prendendosi cura di sua mamma.
E poi, ancora, l’uomo - di famiglia medio orientale e che parlava in ottimo italiano - contestava la diagnosi «Fatta da una donna», perché non si fidava.
Questa la ricostruzione dell’episodio accaduto alcuni giorni fa al nosocomio di piazza Borella. Una vicenda della quale in ospedale adesso si parla molto: una conferma dell’accaduto viene anche dai rappresentanti sindacali ospedalieri, che sono a loro volta venuti a conoscenza dei fatti. C’è anche, delle ultime ore, una presa di posizione sulla pagina Facebook degli amici della polizia penitenziaria, che hanno saputo dell’episodio e hanno definito la vicenda “sintomatica” della situazione che si vive in molti pronto soccorso degli ospedali italiani, e che hanno voluto denunciarne il sessismo.
Sotto il profilo penale probabilmente tutto ciò non avrà alcun seguito, perché non ci sono state violenze, se non verbali, e per il momento non risulta ci siano state denunce.
I fatti si sono verificati a fine agosto nel pronto soccorso di Saronno dove era arrivato il giovane che assieme alla sorella accompagnava la mamma. Entrambe le donne indossavano il velo e la mamma lamentava dei forti dolori: le era stato innanzitutto somministrato un antidolorifico ed erano stati compiuti i primi accertamenti medici; quindi le era stato dato un codice verde (colore usato per i casi meno gravi) perché nel frattempo si era ripresa e non appariva in condizioni preoccupanti. Insomma, non era certo in pericolo di vita e anzi il quadro clinico risultava piuttosto tranquilizzante. L’esperta infermiera, quindi, ben presto era andata a riferire al ragazzo quel che era stato fatto e quel che stavano facendo per curare la madre. A quel punto lui si sarebbe inalberato nel trovarsi a parlare “solo” con una donna e le avrebbe intimato di abbassare gli occhi nel rivolgersi a lui; anzi aveva contestato pure la decisione di assegnare il codice verde alla mamma e iniziato a urlare. Provvidenziale l’intervento di un agente della polizia locale che si trovava in pronto soccorso per seguire un altro paziente dopo un incidente stradale: è riuscito a tranquillizzare lo straniero che, preso atto della situazione, si era accomodato in sala d’attesa senza più fare storie.
All’infermiera, rimasta prima sorpresa e poi un po’ scossa per l’accaduto, erano giunte infine le scuse da parte della madre del ragazzo.
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