LA DECISIONE
Arcisate-Stabio: la Svizzera non pagherà
La Lombardia favorisce la Como-Varese e il Canton Ticino blocca i due milioni di franchi svizzeri previsti per completare l’opera
Al completamento dell’Arcisate-Stabio non verseremo un centesimo. Firmato: il Consiglio di Stato del Canton Ticino.
Non spunta certo da un cielo sereno l’ennesimo fulmine che s’abbatte su un’opera emblema del malcostume italiano in tema di grandi opere pubbliche e, nel caso, anche transnazionali, con ricadute su un’immagine ridotta ai minimi storici.
«La Regione Lombardia - scrive Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio del Canton Ticino - in modo inatteso, ha comunicato la volontà di realizzare il collegamento con Malpensa tramite la linea S40 Como-Varese invece che con la linea S50 Lugano-Varese».
Il cambio di rotta del Pirellone, in tutti i sensi, comporterà anche una diversa regolamentazione oraria, con conseguenti disagi, per chi da Lugano volesse raggiungere Malpensa col treno. Da qui la sospensione del finanziamento concordato sei anni fa.
Infatti - prosegue la nota ufficiale - la Regione Lombardia «intende avviare il servizio verso Malpensa al giugno 2018 invece che dal cambiamento di orario del dicembre 2017 per ragioni finanziarie, con un’offerta ridotta a solo ogni due ore. Infine i giorni festivi e la sera circolerà la linea S40 e sarà sospesa la S50, al contrario «di quanto finora ipotizzato.
Il Consiglio di Stato ha preso atto con rammarico di questa decisione unilaterale da parte italiana, lesiva degli accordi pattuiti con l’Intesa del 2011 e ha comunicato alla Regione Lombardia che così stando le cose il previsto finanziamento cantonale del 50% dei costi delle prestazioni tra Varese e Malpensa (circa 2 milioni di franchi svizzeri l’anno, di cui 1,45 netti a carico del Cantone e 0,55 a carico dei Comuni) non ha più ragione d’essere».
Con la nuova impostazione data dalla Regione e con la ripresa dei costi da parte italiana per la tratta Chiasso–Como, «non sono così più in essere contributi da parte ticinese per l’esercizio del servizio TILO su territorio italiano».
Un disimpegno, quello ticinese, che appare legittimo «considerata l’incertezza relativa all’applicazione delle norme della Legge sui trasporti pubblici» italiani, «legate alla tassa di collegamento».
Non solo: «Il risparmio di 2 milioni di franchi svizzeri l’anno permette di coprire meglio le esigenze del trasporto pubblico su territorio ticinese evidenziate
nel credito quadro quadriennale.
Rispetto all’impostazione a suo tempo stabilita è comunque confermato il servizio principale della nuova linea con frequenza ogni 30’ tra il Ticino, Varese e Como, mentre il collegamento verso Gallarate-Malpensa sarà attivato più tardi, con cadenza ogni due ore e con cambiamento di treno a Mendrisio.
Il Dipartimento del territorio ha quindi incaricato FFS e TILO di svolgere i preparativi necessari per attivare il servizio. Il nuovo orario di dettaglio
verrà allestito nei prossimi mesi e sarà reso noto non appena disponibile».
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