IL LIBRO
Aspettando la guerra
L’Inghilterra Vittoriana in una trama di colori e suggestioni firmate da Helen Simonson
Duemila battute, cioè quaranta righe, per trasferire l’emozione d’una lettura.
Un’impresa che somiglia a una sfida impari tra letteratura e giornalismo, tra arte della parola e artigianato della critica.
Eppure una sfida colta con entusiasmo da una professionista dell’informazione di nicchia, che alla letteratura si dedica per diletto. Cioè in nome dell’emozione che la lettura d’un libro sa suscitare.
Lei, Francy, è vicepresidente di una vivace associazione culturale e usa ogni giorno gli strumenti della comunicazione per un’azienda regionale. In più è mamma e sta per diventarlo ancora. Il che significa conoscere il valore del tempo e saper selezionare, fra il resto dell’essenziale, anche le migliori letture. Quelle che da oggi, martedì 9 gennaio, prealpina.it vi suggerisce con cadenza mensile. Cominciando con Helen Simonson e il suo L’estate prima della guerra.
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La trama ricorda Via col Vento, il finale invece sembra ricalcato su quello del film Salvate il soldato Ryan. A dirla tutta, nella prima metà del romanzo c’è anche molta Jane Austen, per l'accurata rappresentazione delle consuetudini sociali in auge tra le classi più facoltose di un paesino sperduto nella campagna inglese all’inizio del Novecento.
Eppure il risultato complessivo è originale e piacevole, come lo è la scrittura di Helen Simonson, che sembra dipingere, più che descrivere, scena dopo scena, le vicende dei tanti personaggi del romanzo.
Alcuni quadretti sono davvero idilliaci: morbide curve rococò e sfumature pastello per i languidi picnic campestri e le gioiose bevute alla festa del raccolto. Altri, invece, sono dipinti solo col nero e col grigio, per tradurre in immagini l’aspra vita di trincea, oppure sono illuminati unicamente dalla luce giallognola della lampadine ad incandescenza, come le sequenze frenetiche ed alienanti nelle corsie e nelle sale operatorie di un ospedale da campo.
I personaggi del romanzo sono tanti, dicevo, ma il vero protagonista è uno: la Guerra, che nell’estate del 1914 irrompe e sconvolge il tranquillo scorrere della vita degli abitanti di Rye, chiusi in una mentalità ancora fortemente vittoriana, dove non mancano però guizzi di modernità. All'ignoranza bigotta ed egoista di Mrs Fothergill, la moglie del Sindaco, e all'alterigia patrizia di Lord North, si contrappone il filantropismo illuminato di Lady Agatha, la tenacia nello studio e la bontà d'animo del giovane chirurgo Hugh Grange, l'amore per l'arte e il culto della bellezza del cugino di quest'ultimo, Daniel Bookham.
Non mancano poi personaggi minori, ma così ben caratterizzati da lasciare un segno, come i coniugi Frith, scrittori dallo spirito bohémien, molto chiacchierati in paese per via della loro condotta di vita, o alcuni dei nuovi arrivati, i profughi belgi, fuggiti dalla loro patria dopo l'invasione tedesca.
E poi c’è il mio preferito, il piccolo Snout, ragazzetto rom che vive ai margini del paese con la sua famiglia. Ama leggere l'Eneide, ma lo fa di nascosto per non suscitare lo scherno dei compagni. Vittima del pregiudizio, decide di arruolarsi. Per dimostrare il suo valore alla patria.
L’estate prima della guerra, di Helen Simonson, Neri Pozza editore (settembre 2016)
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