Aspettando una fumata bianca
Pallacanestro Varese a un passo dalla scelta: priorità il nuovo d.s., poi la definizione del coach
È la giornata decisiva per dipanare l’intricata matassa delle numerose possibilità alternative tra allenatore e manager della Varese che verrà.
La società di piazza Monte Grappa attende la risposta da uno dei suoi due “sogni proibiti”: sarà Sasha Djordjevic, che attende l’esito del colloquio odierno tra Giorgio Armani e Livio Proli per capire quante possibilità avrà di sedere sulla panchina di Milano?
Oppure Meo Sacchetti, la suggestione più allettante per il club biancorosso, concentrato però sui pensieri tricolori al di là della complessità della trattativa per lunghezza ed importo dell’attuale accordo con Sassari?
Sia come sia, stavolta la “deadline” posta dalla società è definitiva: se entro stamattina non arriverà il “si” desiderato, allora la dirigenza biancorossa riempirà la casella del manager.
Con Bruno Arrigoni o Nicola Alberani? Il dirigente milanese ad oggi è favorito, sia per le sue condizioni contrattuali (al contrario del g.m. forlivese è free agent) che per i costi inferiori a quelli dell’attuale d.s. di Roma: e siccome gli “incastri” economici consentono all’Openjobmetis di investire forte su una sola delle due figure ancora vacanti, l’ingaggio dell’ex Cantù e Bologna potrebbe consentire a Varese di puntare su un allenatore di alto profilo economico.
Ma se il dirigente romagnolo riuscirà a liberarsi dal vincolo contrattuale con Roma, varrebbe ancora la preferenza nei suoi confronti espressa esattamente tre settimane fa dal CdA del club di piazza Monte Grappa? Verosimilmente sì, anche se il lungo tira e molla con Claudio Toti - e non certo per responsabilità del club biancorosso - potrebbe aver lasciato il segno anche a Varese.
Ma è evidente che l’arrivo di Alberani costituirebbe il “pezzo forte” del mercato sia a livello economico che di ruolo; e di conseguenza la scelta del coach sarebbe effettuata sulla base delle disponibilità residue (anche se il dirigente romagnolo due anni fa "spingeva" forte per Djordjevic sulla panchina di Roma). Insomma o nelle prossime 24 ore si avvererà uno dei due sogni per la panchina, oppure la scelta del manager - con Arrigoni in pole position, a meno di un colpo di scena in extremis sul fronte Alberani - darà comunque il primo indirizzo chiaro alle strategie di costruzione della Varese futura.
Dal profilo del d.s. dipenderà quello dell’allenatore: le ipotesi sul piatto sono sempre quelle dei vari Marco Crespi, Stefano Sacripanti e Paolo Moretti, ossia i vari free agent dei quali andrà verificata la compatibilità - tecnica ed economica - col profilo “vincente” nella corsa alla scrivania.
In corsa potrebbe esserci anche Frank Vitucci: se la soluzione - che ha comunque “sponsor” importanti nei piani alti del club - convincesse un d.s. “esterno”, non avrebbe il sapore della minestra riscaldata. E nel frattempo certe piste, che con ogni probabilità non si sbloccheranno nel giro di 24 ore, potrebbero tornare d’attualità più avanti: la scelta del d.s. servirebbe per mettere un punto fermo, consentendo alla società di tessere con più efficacia le trame giuste per quella altrettanto decisiva del coach.
© Riproduzione Riservata