BELLEZZE
Assalto all'Isolino Virginia
Già quattrocento approdi al sito Unesco, appena riaperto al pubblico. Buona tavola e cultura attirano i varesini e non solo. Pienone a Ferragosto
Appena riaperto e già preso d’assalto: varesini innamorati del “nuovo” Isolino Virginia, rinato nel fine settimana di ferragosto dopo la ristrutturazione con la gestione affidata al centro Gulliver di don Michele Barban. Il debutto nel giorno dell’Assunta, dopo quasi due anni di chiusura forzata, ha portato dunque fortuna al sito Unesco, di proprietà del Comune di Varese, che ora vuole riconquistare i visitatori storici ma anche avvicinarne di nuovi (grazie alla ricchezza del sito archeologico e al servizio di ristorazione). Che in soldoni è la combinazione risultata vincente già nei primi due giorni del nuovo corso, come spiega Fausto Caravati, coordinatore del progetto. «Nonostante il tempo incerto di sabato 15, abbiamo avuto tantissimi ospiti, sia al pranzo inaugurale sia alla cena - dice -. La domenica di sole, poi, ha fatto il resto, facendo avvicinare tante altre persone, soprattutto in arrivo dai paesi vicini. La barca che ha fatto la spola fra il pontile di Biandronno e l’Isolino praticamente non si è mai fermata, accompagnando decine di visitatori senza sosta. Ho visto persone veramente felici di tornare in questo luogo così speciale, insieme ad altre che arrivavano per la prima volta. Alcuni hanno utilizzato le barche private, per godersi una passeggiata o un aperitivo».
Un entusiasmo che promette bene, nonostante l’intoppo del nuovo pontile, “arenato” alla Schiranna e sotto esame per i possibili effetti sui resti del villaggio palafitticolo. Ma in attesa che la vicenda tecnico-burocratica sia chiarita, l’afflusso dei visitatori dimostra già quanta voglia ci fosse di tornare all’Isolino, inagibile dal 10 ottobre 2013 per colpa di un nubifragio. «Il nostro obiettivo è far rivere questo luogo, farlo riavvicinare al più alto numero possibile di appassionati», continua Caravati, noto anche per la sua attività di maestro di musica. «Non ci sono stati problemi per l’utilizzo momentaneo del vecchio pontile, molti sapevano delle recenti vicende ma non ci sono state polemiche o disagi particolari». Una scommessa che sembra vinta, a giudicare dai primi accessi: fra sabato 15 e domenica 16 si sono contate già quattrocento persone, più una trentina con le barche di proprietà.
Il Centro Gulliver, che coordina già le attività al teatro Santuccio del Comune, si è aggiudicato la gestione in comodato gratuito con un bando pubblico, restituendo una location perfettamente fruibile, dal punto di vista culturale e turistico. Da sempre il sito palafitticolo con il suo museo attrae gli appassionati di preistoria, le scolaresche e i semplici curiosi: e la visita si può unire a una cena con trasbordo, a un bicchiere bevuto in compagnia lontano dalla folla, in mezzo alla natura lacustre.
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