ARCISATE-STABIO
«Assediati dai cattivi odori»
Tante famiglie da sei anni alle prese con problemi continui: gli abitanti di via Arno protestano per la puzza dalla condotta fognaria
Dopo che negli anni passati i cantieri si erano fermati a lungo, ora i lavori di realizzazione della ferrovia Arcisate-Stabio stanno procedendo speditamente. Nei giorni scorsi è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria della Bevera, come era avvenuto a fine gennaio con quella di Induno Olona e stanno per cominciare la posa dei binari e le opere di completamento delle stazioni. È stato ribadito che il nuovo collegamento tra Italia e Svizzera sarà attivato a dicembre.
Non si può tuttavia dimenticare che, al momento, ci sono ancora molte persone, soprattutto ad Induno Olona e Arcisate - dove i cantieri si trovano all’interno degli abitati - che avendo le case lungo il tracciato ferroviario sopportano notevoli disagi per i lavori in corso, che si protraggono da anni.
Si trovano in questa situazione le famiglie, una quindicina, che abitano in un complesso di villette in via Arno, sul confine con Arcisate, da più di sei anni alle prese con problemi causati dal cantiere e che sono esasperate.
«In questo periodo con il caldo - dicono i residenti - siamo alle prese con il cattivo odore che proviene dalla nuova condotta fognaria, che è stata realizzata da diversi mesi ma non ancora chiusa».
È un problema del quale il Comune è a conoscenza. «Ci era stata segnalata - dice il vicesindaco Maurizio Colombo, che segue i lavori dell’Arcisate-Stabio per conto dell’amministrazione municipale - questa situazione e anche problemi in caso di forti precipitazioni, ed abbiamo subito interessato l’impresa esecutrice per porvi rimedio».
Non è questo l’unico problema per i residenti in via Arno, dove ci sono alcune famiglie che, da ormai sei anni, non possono accedere in auto alle loro abitazioni a causa dei pannelli fonoassorbenti che si trovano a ridosso delle recinzioni delle case.
Gli abitanti attendono che la zona venga sistemata anche per recuperare parcheggi delle auto nella loro proprietà e l’apertura del sovrappasso della ferrovia che esce su via Campi Maggiori. Non sono i soli, peraltro, a non poter ancora accedere in auto ai garage e a subire disagi per la vicinanza dei cantieri, nei quali si lavora anche durante la notte. Ci sono poi strade chiuse, in alcuni casi anche da anni, che costringono a giri tortuosi.
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