Sicurezza
Asti, omicidio tabaccaia: esaminati videoregistrazioni
I familiari della donna uccisa ascoltati nelle prossime ore
Torino, 5 lug. (askanews) - Da ieri i carabinieri di Asti stanno esaminando le registrazioni video, di impianti pubblici e privati per ottenere una traccia dell'assassino che ieri mattina verso le 7,35 ha ucciso la tabaccaia, Maria Luisa Fassi, 54 anni, accoltellata nel suo negozio con numerosi fendenti. Numerosi i video acquisiti, dai sistemi di videosorveglianza di negozi, edifici della zona, distributori di benzina. Al momento, spiega il maggiore dei carabinieri Marco Pettinato, non c'è alcun testimone oculare del delitto, scoperto da un cliente ieri mattina, né qualcuno che abbia sentito qualcosa dell'aggressione.
Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Quella della rapina - sono stati portati via 400 euro - sembra però incompatibile con la particolare ferocia dell'esecuzione anche se, sul numero delle coltellate inferte alla vittima - in un primo momento si è parlato di 25 - non c'è alcuna sicurezza. In queste ore si sta cercando di allargare la lista dei possibili testimoni, di chi si trovava nelle vicinanze della tabaccheria, a cominciare dagli altri negozianti della zona, nell'ora del delitto. Mentre i familiari che ieri sono stati in ospedale dove si è tentato inutilmente di salvare la donna saranno ascoltati nelle prossime ore.
"C'è preoccupazione e sconcerto, Asti non è abituata a fatti così gravi". Il sindaco della città, Fabrizio Brignolo ha così confermato l'atmosfera cupa che quasi improvvisamente ha avvolto quella che fino a non molto tempo fa veniva considerata una provincia felice. Ma accanto, alle rapine e ai furti nelle case, moltiplicatesi in una provincia che è molto estesa e che è caratterizzata da molte abitazioni isolate, con l'assassinio di ieri avvenuto in città della tabaccaia Maria Luisa Fassi, salgono a tre in soli sei mesi gli omicidi nella provincia piemontese, l'ultimo pochi giorni fa, un camionista ucciso a colpi di cric in centro città. "Non c'è un filo conduttore tra questi tre episodi e questo non fa che confermare l'anomalia di quanto sta avvenendo", osserva con Askanews, Brignolo. Mentre in città c'è già chi parla di ronde, Brignolo punta il dito sul rafforzamento delle forze di polizia. "Non lo dico soltanto io, - precisa - gli stessi sindacati di polizia hanno diffuso un documento in cui si sottolineano le carenze negli organici. E' una situazione a cui va posto rimedio - prosegue -. Non vorrei che ci fosse una sottovalutazione di quanto sta accadendo proprio a causa della tradizionale tranquillità di questa provincia, tranquillità che come prova l'escalation di questi mesi, è messa a dura prova. E infatti - aggiunge il sindaco di Asti - già nel marzo scorso avevo portato al ministero dell'Interno una lettera firmata da cento sindaci della provincia in cui ricordando l'aumento di furti , rapine e truffe agli anziani, sollecitavamo una maggiore copertura del territorio". Dal 2011 poi, si fa notare, la prefettura è retta da un vicario, Paolo Ponta, "con cui il rapporto è eccellente - precisa il sindaco - ma che certo dal punto di vista formale conferma che il nostro territorio non è in cima ai pensieri del governo. Capisco - dice ancora il sindaco - che ora tutti gli sforzi siano concentrati su Expo e sul terrorismo, ma questo non ci aiuta". Proprio nei giorni scorsi l'amministrazione ha approvato un piano sula sicurezza che oltre al rinnovamento e al potenziamento delle telecamere in strada prevede anche una forma di allertamento telematico dei cittadini per segnalare e segnalarsi reciprocamente episodi o comportamenti sospetti. Il progetto è stato sottoposto al vicprefetto "e ora passeremo alla fase operativa - conclude Brignolo - da settembre inizieremo a raccogliere le registrazioni".
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