TICINO
Atlante cataloga le farfalle del parco
Parte il corso di butterfly watching aperto ad appassionati e studiosi
Un corso di butterflywatching dedicato alle tecniche di riconoscimento e al monitoraggio delle farfalle nel territorio del Parco del Ticino con l’obiettivo di coinvolgere studiosi, ricercatori e appassionati nell’aggiornamento dei dati che saranno raccolti in occasione della prima pubblicazione dell’Atlante delle Farfalle nel Parco del Ticino in programma nel 2020.
Un progetto interessante sotto il profilo scientifico e ambientale quello messo a punto dall’Ente Parco guidato dal presidente Gian Pietro Beltrami all’interno di una iniziativa rientrante nelle azioni del Progetto Life Ticino Biosource finanziato dalla Comunità Economica Europea. Obiettivo è l’incremento e la conservazione della biodiversità in un corridoio ecologico di raccordo tra l’orizzonte alpino e quello appenninico e nello stesso tempo garantire la salute degli ecosistemi e delle comunità animali del Parco in una progettazione di elevato rilievo continentale.
Le farfalle infatti sono un gruppo di insetti rappresentato nella comunità del Parco del Ticino da oltre un centinaio di specie e da tempo sono oggetto di comprensibile interesse da parte di un pool di esperti e specialisti al fine di incrementare la loro conoscenza ed anche iniziative di gestione. Proprio in questo modo è nata l’idea di promuovere una ricerca capace di fotografare la realtà attuale e non poteva esserci niente di meglio che pubblicare l’Atlante delle Farfalle dopo una serie di rilevazioni di durata triennale – dal 2017 al 2019 – nelle differenti aree di competenza del Parco. Scopi che si possono conseguire – grazie alla disponibilità del curatore scientifico Francesco Gatti – con la promozione di tre corsi di butterflywatching il primo dei quali prenderà il via il 28 aprile al Centro Parco La Fagiana a Pontevecchio di Magenta e nel 2018 e 2019 in località da definire in provincia di Varese - a Lonate c’è il centro parco dogana austroungarica - e in provincia di Como.
Spiega il consigliere delegato alla Fauna del Parco Ticino Fabrizio Fracassi: «Questo progetto di raccolta dati dei lepidotteri presenta grandi valori e ha l’obiettivo di avvicinare al Parco le persone a diverso titolo appassionate alla natura e di accrescere e diffondere la cultura naturalistica».
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