MANUTENZIONI
Atleti imbianchini per saldare i debiti
Dirigenti e giocatori di basket dipingono due palestre. Il Comune: «Bravi, imitateli»
Armati di pennello, hanno fatto un favore a loro stessi ma anche al Comune. Si tratta di dirigenti e atleti del Busto Basket, la società sportiva cittadina di riferimento in ambito cestistico. Perché costoro, durante l’estate, si sono ritrovati a fare il punto e poi i conti con impianti ormai alle prese con i segni del tempo e dell’incuria. Erano pieni di scritte e malandati gli spogliatoi del PalaChierichetti di via Ariosto, erano già invasi dalla muffa quelli più nuovi delle scuole Pascoli. Così, ecco l’idea: in accordo con il Comune, un gruppo di tesserati ha provveduto a ridipingere e sanificare quegli spazi, ormai biglietto da visita improponibile sia per attrarre nuovi giovani giocatori, sia per ospitare le squadre avversarie durante i campionati. Ed era un problema che la mattina vivevano anche le scolaresche che utilizzano le medesime strutture per le lezioni di educazione fisica.
Quindi ecco la scelta di mettersi in gioco, raggiungendo un risultato egregio di pulizia e brillantezza che adesso andrà difeso dai vandali. Oltretutto questa mossa concordata con il municipio ha permesso alla società sportiva di fare un gesto concreto per rientrare dai debiti accumulati nel tempo nei confronti di Palazzo Gilardoni, visto che come tutti i club dilettantistici anche quello cestistico fa i conti con la crisi e quindi con la carenza di sponsor per sostenere le proprie attività. Ecco dunque che l’impegno estivo “fai da te” consentirà di abbattere un po’ le voci negative del bilancio proprio facendo migliorie che spetterebbero al Comune, in questo caso nelle vesti di creditore.
«Il risultato raggiunto è ottimo e li ringrazio», sorride il vicesindaco e assessore allo sport Stefano Ferrario. «Abbiamo concordato un modo utile a tutti per abbellire gli impianti e far pagare una parte degli orari in cui si utilizzano le palestre. Ora controlleremo che nessuno rovini il lavoro svolto. E comunque, per aiutare le nostre società, quella attuata questa volta si è dimostrata una soluzione reciprocamente utile che altri potranno imitare».
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