LA PROTESTA
Aule inagibili: scoppia la rivolta
Spazi ridotti, cambiano gli orari: rabbia di studenti e genitori
Nuovo scossone per le scuole superiori gallaratesi. Dopo le proteste per l’alternanza scuola-lavoro nei licei di viale dei Tigli e le manifestazioni degli studenti dell’Istituto Falcone per il blocco delle caldaie dei giorni scorsi è ora il turno degli studenti del Gadda Rosselli. La particolarità di questa iniziativa è che, al fianco degli studenti, in strada, la prossima settimana, scenderanno i genitori.
Una reazione dopo avere appreso quello che avverrà a partire dall’anno scolastico 2018/19: una vera e propria rivoluzione degli orari.
Per poter rispettare le stringenti norme dell’Asl sarà infatti impossibile utilizzare in modo continuativo le aule del piano -1: è scarso il riciclo dell’aria ed è eccessivo l’utilizzo dell’illuminazione artificiale.
La Provincia di Varese, responsabile della struttura, ha dato appuntamento ai dirigenti a giovedì 14 dicembre per parlarne, ma i funzionari competenti per l’edilizia scolastica hanno già fatto capire che non ci sono fondi per provvedere a una sistemazione dei locali. Così il preside non ha avuto molta scelta: «Faremo i turni, come già accade al Falcone», spiega il dirigente scolastico Pietro Bosello. La sgradita notizia è stata data durante un’assemblea coi genitori. E di rabbia è la reazione delle famiglie, in difficoltà per l’imprevisto cambio di rotta: la scelta di una scuola dipende anche dai suoi orari, dalla sua organizzazioni e dalle esigenze familiari. Ora la palla passa agli studenti, che scenderanno in strada lunedì 11 dicembre in una «manifestazione pacifica nel nome del rispetto della qualità della scuola.
Articolo sulla Prealpina di venerdì 8 dicembre.
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