REPORT
Aumentano i trapianti ed è record di donazioni
Rene e pancreas, ma anche cuore e fegato in cima alla classifica dei trapianti fatti in Italia, seguiti, con leggera flessione da quello del polmone. L’attività di trapianto ma anche donazione del 2015 ha davanti il segno più, con dati in crescita con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Il dato è contenuto nel Report sull’attività dei trapianti 2015 illustrato dal direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa e dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Cresce quindi complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato, rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014), i trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi. Il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014). Il polmone, l’unico della lista che ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014). Altrettanto positiva l’attività trapiantologica per i tessuti e le cellule staminali emopoietiche, per quest’ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploidentico”).
Ma la vera novità, secondo i dati sul 2015 del Centro nazionale trapianti, riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 quelle di fegato (contro le 18 del 2004). In particolare le donazioni di rene da vivente nel 2015 hanno consentito di raggiungere un vero e proprio record, sforando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi e con un aumento di 50 trapianti rispetto al 2014. L’altra innovazione ha riguardato la donazione a cuore fermo: nell’anno appena concluso sono state sei le donazioni eseguite attraverso questa modalità che «richiede il pieno rispetto dei 15 minuti di no touch period prima di procedere al prelievo», precisa Alessandro Nanni Costa. Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, «bisogna rafforzare la collaborazione con le amministrazioni comunali perché queste possono aiutare a veicolare i progetti di buona sanità e, sensibilizzare sempre più i donatori per ottimizzare e migliorare sempre di più il sistema dei trapianti in Italia che è un eccellenza riconosciuta in tutto il mondo».
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