Austria
Austria, nuova legge asilo: in caso emergenza confine sigillato
Stato emergenza potrà durare fino a due anni
Roma, 27 apr. (askanews) - Nel timore di un'invasione di profughi l'Austria inasprisce oggi i termini della legge vigente sul diritto d'asilo. Il parlamento di Vienna stabilirà, probabilmente ad ampia maggioranza, che in caso di "emergenza" praticamente nessun rifugiato potrà più entrare nel Paese.
La richiesta di un richiedente asilo per avviare la procedura potrà essere rifiutata già al confine e il migrante rispedito nello stato confinante. Saranno contemplate eccezioni solo per coloro che hanno parenti stretti residenti in Austria o per coloro che rischiano torture o trattamenti disumani nei paesi in cui verranno rinviati. Per congedare il decreto in tempi rapidi è stata prevista la procedura d'urgenza, senza perizie di esperti esterni. La leggge potrebbe entrare in vigore già a giugno.
Lo stato di emergenza subentra quando "l'ordine pubblico o la sicurezza interna" non può essere più garantita a causa dell'alto numero di rifugiati. Può essere dichiarato la prima volta per sei mesi e poi rinnovato fino a un massimo di due anni.
La grande coalizione (tra socialdemocratici e popolari) al governo in Austria ha stabilito che quest'anno non potranno essere accolti più di 37.500 rifugiati, dopo che l'anno scorso ne era stato accolto un numero record di 90.000.
Questa politica - scrive il quotidiano tedesco di Welt - avrà certamente ripercussione sulla libertà di viaggio all'interno dell'Ue: al Brennero, principale valico tra Austria e Italia, si tornerà con tutta probabilità ad introdurre i controlli di frontiera. Ogni anno varcano questo passaggio circa 6 milioni di auto e 2 milioni di camion.
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