BASTA TRAGEDIE
Autovelox e semaforo a chiamata
«Non è andando ad occupare la strada che si risolverà il problema. Sono disponibile ad incontrare i cittadini così da trovare insieme una soluzione». Francesca Caruso, assessore alla sicurezza, si rivolge ai residenti di Crenna, preoccupati per le troppe morti di via Monte San Martino, dopo l’incidente in cui ha perso la vita l’anziana Olga Baù. Due in meno di un anno rappresentano ben più di una preoccupazione. Le strisce pedonali dovrebbero garantire la tutela dei pedoni e non la loro possibile condanna. Per questo è nata, in chi passa tutti i giorni da quegli attraversamenti, l’idea di farsi “giustizia da soli” andando in strada a sensibilizzare gli automobilisti. «Vogliamo ascoltare le loro proposte», incalza Caruso. «Ho già affermato che la sicurezza stradale deve essere al centro del mio assessorato». Un deterrente molto influente quello dell’occhio elettronico per gli eccessi di velocità.
Sul tratto di via Carlo Noè su cui si affaccia parco Bassetti, la frequente presenza della postazione dei vigili ha portato a netti risultati di cambiamento da parte dell’atteggiamento degli automobilisti. Sempre più persone ora preferiscono rallentare che essere fermati alla rotonda successiva per ritirare la contravvenzione. Le multe restano numerose, ma il messaggio è chiaro. Ora questo potrà, anzi, dovrà accadere anche a Crenna. «Non sarà l’unico intervento», assicura l’assessore. «La vera sensibilizzazione non è quella improvvisata, ma quella che si fa con gli organi preposti». Ulteriore giro di vite dunque. Dopo la velocità a finire sotto la lente di ingrandimento sarà l’attenzione alla guida: «Inizieremo una campagna che andrà a concentrarsi sull’utilizzo del cellulare quando si è al volante. Probabilmente pioveranno multe, ma è necessario».
Infine, un altro appello dei cittadini verrà ascoltato. «D’accordo con i Lavori Pubblici abbiamo deciso di fare il semaforo a chiamata».
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