MULTE
Autovelox in Appello, Comuni parte civile
Casorate e Cardano pronti a chiedere un risarcimento
Autovelox, si torna in aula il prossimo 8 gennaio. La Corte d’appello di Milano, seconda sezione penale, ha fissato la prima udienza a undici mesi di distanza dalla pesante condanna in primo grado per corruzione a sei anni a carico dell’ex comandante della polizia locale Caterina Buffardeci e di cinque per Claudio Ghizzoni, il titolare della Igea, ovvero la persona che materialmente stava sulla Panda Bianca che multò migliaia di automobilisti sul Sempione a Casorate e in via Adige e in via Giovanni XXIII a Cardano al Campo. Le rispettive giunte nei giorni scorsi hanno dato mandato ai due sindaci di costituire i Comuni come parti civili, affidando l’incarico ai legali Valentina Verga e Gianluca Franchi, che già si erano occupati della vicenda in tribunale a Busto Arsizio.
Una scelta pressoché scontata, innanzitutto perché i Comuni hanno la possibilità di ottenere un seppur minimo riconoscimento. Oltre al pagamento delle spese processuali, infatti, il giudice di primo grado condannò gli imputati, in solido tra loro, al risarcimento dei danni (patrimoniali e non) subiti, da liquidarsi in separato giudizio civile, liquidando altresì una provvisionale immediatamente esecutiva che soltanto per il Comune di Cardano era pari a 15mila euro.
E poi perché entrambi i sindaci, quando ancora non indossavano la fascia tricolore, furono assai critici sul modo con cui veniva utilizzato l’autovelox. Il sindaco di Casorate Dimitri Cassani (ex Ncd) era ai tempi della famigerata Panda bianca capogruppo d’opposizione, e proprio cavalcando insieme alla Lega Nord la dura battaglia contro gli autovelox sul Sempione costruì dai banchi di minoranza il proprio successo elettorale del 2015. Anche Angelo Bellora, nonostante all’epoca non ricoprisse ruoli amministrativi, fu voce critica all’interno del centrosinistra cardanese che varò il pugno duro contro gli automobilisti.
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