IL REGALO
Baby Card ai gallaratesi doc
Decisione unanime: 250 euro al secondo figlio di cento famiglie. Nella graduatoria conteranno gli anni di residenza dei genitori
Un contributo di 250 euro per cento famiglie che hanno avuto, durante il 2017, il secondo figlio.
Un calcolo fatto in base alle statistiche sulle nascite. Un riconoscimento assegnato non in base al reddito, bensì all’anzianità di permanenza in città.
Saranno gli anni vissuti con la residenza a Gallarate a fornire i punti necessari per scalare la graduatoria ed essere tra coloro che potranno beneficiare dei 25mila euro stanziati dall’amministrazione comunale di centrodestra.
Una decisione, quella presa ieri, mercoledì 13 settembre, all’unanimità dalla giunta presieduta da Andrea Cassani, che ha dato il via libera definitivo alla Baby Card, uno degli obiettivi delle linee programmatiche e un primo segnale di movimento politico in quel settembre che era stato anticipato, durante i mesi caldi dell’estate, come una possibile trincea di battaglie politiche. Non è questo il caso, né il momento.
Questa manovra dell’assessorato ai Servizi Sociali è stata approvata da tutti, per la gioia, tra gli altri, di Cassani.
«Si tratta di un punto importante inserito nel programma elettorale, che ora è un obiettivo raggiunto», precisa il primo cittadino prima di porre l’accento «sul fatto di avere mantenuto anche l’impegno di mettere i gallaratesi prima di tutti».
Per poter fare questo sono stati pensati diversi accorgimenti nel pieno rispetto di tutte le norme e delle leggi, «e del principio di uguaglianza formale».
«Non viene creata alcuna discriminazione sulla base della cittadinanza per evitare che il provvedimento possa essere impugnato, come è accaduto in altri Comuni. Il nostro obiettivo è dare un sostegno alle famiglie che guardano al futuro con ottimismo e, nonostante il periodo di crisi economica, decidono di contribuire all’incremento delle nascite».
I 250 euro non sono una cifra che cambia la vita, ma «è una testimonianza concreta del nostro impegno nel mettere le famiglie gallaratesi, comprese anche quelle con un solo reddito troppo spesso escluse da misure e agevolazioni pubbliche, in cima ai nostri pensieri».
Un obiettivo raggiunto, certo, ma non l’ultimo passo che il centrodestra vuole compiere in questa direzione.
«Già adesso stiamo valutando la possibilità di non fermarci al “bonus una tantum”, ma di estenderlo negli anni a venire, cercando di recuperare all’interno del bilancio comunale risorse più consistenti».
Spetta a Paolo Bonicalzi elencare i dettagli tecnici del contributo.
«Potranno richiedere la Baby Card i genitori (entrambi residenti a Gallarate) il cui secondo o successivo figlio è nato tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2017. La madre e il padre devono risiedere sul territorio nazionale da almeno dieci anni continuativi. I 250 euro saranno erogati agli aventi diritto nel corso del 2018».
Le domande dovranno essere presentate entro il 15 gennaio 2018, consegnando all’ufficio protocollo l’apposito modulo che sarà possibile scaricare al più presto dal sito del Comune e che potrà anche essere ritirato all’Ufficio relazioni con il pubblico di Palazzo Broletto.
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