RECORD
Baby sitter, ma quanto mi costi
Varese in testa, con Ventimiglia e Como, nella statistica nazionale sulla tariffa oraria: quasi 10 euro all’ora
Le babysitter varesine fanno quadrare bene i loro conti, almeno a guardare i dati diffusi da una nota piattaforma social, che sta avendo molto successo in Europa. Questi dati hanno fatto discutere fuori e dentro il Web. È emerso che la Città Giardino è al secondo posto con una tariffa oraria ed esentasse di 9,80 euro, preceduta soltanto da Ventimiglia (10,58) e seguita a breve distanza da Como (9,55).
Non si scompongono le mamme varesine, o almeno una parte di loro, visto che «è un mercato decisamente imperfetto - afferma Raffaella M., mamma di tre ragazzi -, la richiesta è molto varia e dipende anche da cosa si cerca: se una famiglia preferisce affidarsi ad una persona italiana e referenziata, il costo era già quello anni fa e non mi stupirei se fosse addirittura aumentato. Se invece ci si affida ad una persona senza referenze specifiche e magari straniera, allora è possibile trovare anche ad un costo inferiore. Molto dipende anche dall’età dei figli».
Di diverso avviso è invece Luisa F., due figlie, che, occasionalmente, nel corso degli anni ha svolto questo lavoro: «Non mi ritrovo con queste cifre: nella mia esperienza, il costo si attesta sugli 8€, è un settore che ha tante variabili, tra cui il numero di ore settimanali, la continuità del lavoro e anche il numero dei bimbi da accudire. Più aumentano le ore e più è facile stabilire un forfait».
Tutte concordi, però, sul fatto che serietà e affidabilità sono le garanzie di questo mestiere.
A causare l’alto costo è la particolare collocazione geografica di Varese e Como, città vicine alla Svizzera: «Chi parte molto presto o lavora su turni, o chi fa il frontaliere in Svizzera - commenta Gabriella P., 3 figlie - probabilmente paga cifre superiori».
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