HUMAN
Baliani e Costa riflettono sul migrare
Sono Marco Baliani e Lella Costa ad aprire la prima, vera stagione del nuovo teatro Tirinnanzi di Legnano, che ha inaugurato lo scorso marzo: 8 spettacoli di prosa anche brillante (con Bergonzoni, Pisu, Lombardi-Tiezzi, Massironi, Branciaroli), 6 concerti, cui si aggiungono 4 aperitivi musicali e 3 domeniche in jazz, più 4 proposte per ragazzi.
«Human» nasce da una lectio magistralis di Baliani, narrattore di Verbania, a Bologna, in cui l’Eneide di Virgilio, celebrando la fondazione di Roma da un gruppo di profughi, generava una riflessione sul senso profondo del migrare.
L’incontro con Lella Costa l’ha incrociata con il mito di Ero e Leandro, gli amanti costretti alla lontananza sulle rive opposte dell’Ellesponto, e con il tema dello spaesamento.
Filo rosso che collega il mito agli eventi attuali è l’essenza ultima degli «human beings», gli esseri umani che una riga, come uno dei tanti muri che si ergono oggi, sembra voler negare nella loro stessa umanità, che è fatta di sentimenti, emozioni, idee, diritti: valori «europei» che sembravano universali, prima che la storia del ‘900, ma anche di inizio millennio, li mettessero in discussione. Scene e costumi di Antonio Marras, musiche di Paolo Fresu con Gianluca Petrella.
Venerdì 4 novembre al teatro Tirinnanzi di Legnano, piazza IV Novembre, ore 21, 28/14 euro, info 0331.442517.
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