SOLIDARIETÀ
Bambino siriano salvato, ora vive a Saronno
Tredicenne operato al Gaslini di Genova: il fratello gli ha donato il midollo. Poi il trasferimento di tutta la famiglia al Villaggio Sos
Una famiglia siriana, composta da nove persone, è arrivata a Saronno, dove sarà ospitata per due anni nel Villaggio Sos di via Piave: uno dei ragazzi, di 13 anni, affetto da una grave forma di leucemia, è stato salvato con una delicata operazione chirurgica all’ospedale Gaslini di Genova, con il trapianto di midollo, donato dal fratello di 17 anni.
Questo arrivo è al centro di un’articolata operazione umanitaria organizzata a livello internazionale: «A fine ottobre abbiamo accolto al Villaggio Sos saronnese una famiglia di profughi siriani formata da 9 persone (una madre con 6 figli di 22, 17, 13 ,12 anni e due gemelli di 8 anni; il maggiore è sposato, la moglie ha 22 anni e hanno un bambino di un anno). Tre componenti della famiglia avevano già raggiunto l’Italia precedentemente; il ragazzo di 13 anni , affetto da una grave e rara forma di leucemia che lo stava portando alla morte, a seguito dell’intervento di un’associazione italiana di volontari che operano anche nei campi profughi nel nord del Libano, ha potuto arrivare nel giugno di quest’anno all’ospedale Gaslini di Genova insieme ai due fratelli maggiori; qui ha subito il trapianto di midollo, donatore il fratello di 17 anni».
Alla fine di ottobre, con un volo da Beirut organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio tramite i propri “Corridoi umanitari”, sono arrivati in Italia gli altri sei famigliari, che si sono riabbracciati con i congiunti al Villaggio Sos.
«Ambedue i gruppi hanno già ottenuto il permesso di soggiorno provvisorio - spiegano dal Villaggio - e per chi è appena arrivato dal Libano è già stato fissato l’incontro alla commissione territoriale della prefettura di Milano per il riconoscimento dello status di rifugiato».
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