Banche
Banche, Messina: non c'è caso Italia, guardare anche al leverage
Ad Intesa SP: fattore debolezza alcune europee, italiane più forti
Milano, 24 ott. (askanews) - Non c'è un caso Italia, sulla regolamentazione tutte le banche in Europa sono trattate allo stesso modo anche se, nell'ambito dei requisiti patrimoniali, bisognerebbe guardare anche al leverage, dove gli istituti italiani sono più forti mentre per alcune banche europee rappresenta un fattore di debolezza. E' quanto ha dichiarato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, a margine di un evento in Bocconi, cui partecipa anche Daniele Nouy, presidente del consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico alla Bce.
In merito alla possibile nuova richiesta di capitale per le banche, Messina ha osservato: "questo non dipende dalla Bce, questi sono temi regolamentari, sono decisi in sede di Basilea anche se credo che dal punto di vista politico ci sia consenso nel non accrescere in misura significativa i requisiti di capitale per tutte le banche europee". "Poi - ha proseguito - non c'è un caso specifico Italia, sulla regolamentazione tutte le banche sono trattate nello stesso modo, credo che quello che possa essere molto importante è fare attenzione al livello del leverage perché per le grandi banche europee il leverage è un fattore di debolezza molto piu significativo rispetto alle italiane, quello che dobbiamo fare è fare in modo che anche il leverage venga considerato nell'ambito dei requisiti patrimoniali dove sicuramente le banche italiane in questo contesto sono le più forti".
In generale le banche, ha aggiunto Messina, "erano in condizioni molto più fragili oggi sono in condizioni più solide e stabili e questo è anche merito del lavoro della Bce, io sono molto soddisfatto, in particolare, noi come banca riteniamo di avere una relazione molto buona e con grande professionalità le persone delle Bce interagiscono con noi".
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