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Banche, Visco: la maggior parte degli istituti italiani va bene
Npl da non sottovalutare.A Washington non si parla di tapering Bce
Washington, 7 ott. (askanews) - La maggior parte delle banche italiane "va bene" anche se c'è la questione dei crediti in sofferenza che "non va sottovalutata". Parola del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che da Washington, dove ha partecipato al vetice G20 e agli incontri del Fondo Monetario Internazionale, smentisce che il tema del tapering Bce, vale a dire dell'uscita graduale dagli acquisti di titoli sul mercato relativi al quantitative easing in corso.
"Non si può dire - ha detto Visco in un'intervista a Bloomberg Television - che tutte le banche italiane abbiano problemi. La maggior parte va bene. C'è la questione degli NPL che non va sottovalutata. Alcune, ben individuate, hanno problemi. C'è l'eredità della crisi finanziaria, delle difficoltà dell'eurozona, della recessione. In alcuni casi non erano ben gestite. Non era facile individuare i problemi: quando vengono dall'immobiliare, è più facile perché si vedono i prezzi degli immobili, in altri casi, quando i problemi vengono dall'impatto della recessione sulle piccole e medie imprese è più difficile".
E il tapering Bce? "Non abbiamo parlato di tapering - ha risposto il Governatore - né ufficialmente né informalmente. Il programma andrà avanti fino a marzo e oltre se necessario. Stiamo guardando ad alcuni aspetti tecnici all'interno del progamma. Non ci si può fermare di colpo ma non abbiamo discusso ora come uscire. Se necessario, estenderemo: dipende dall'inflazione. Vedremo come si evolve, nei prossimi mesi ci sarà l'effetto dei prezzi del petrolio. Secondo le nostre proiezioni c'è un movimento verso il 2% nei prossimi due anni. Prendiamo sempre in considerazione i mercati. La loro valutazione è più o meno in linea con la nostra. Ci sono rischi ...la crescita è ancora piuttosto lenta".
L'ambiente di tassi nulli o negativi legati alla politica espansiva della Bce sta creando problemi alle banche? "In principio - ha affermato Visco - c'è un impatto, in pratica non lo abbiamo visto. Le banche soffrono per la bassa crescita, la svalutazione di alcuni attivi e altri fattori. D'altra parte il loro costo di finanziamento è meno caro. I tassi ovviamente non possono stare negativi per sempre. Ci sono conseguenze indesiderate" E "C'è molta incertezza di origine politica e geopolitica".
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