SERIE A2
Legnano choc: Ferrari divorzia
Dopo 5 stagioni il coach se ne va e rinuncia a un anno di contratto. Il presidente Marco Tajana: «Non condivido le sue motivazioni»
Legnano rilancia i programmi per la stagione 2018/19, ma senza più Mattia Ferrari. Nell’ultimo colloquio con il presidente Marco Tajana, il tecnico milanese ha espresso la volontà di interrompere il rapporto chiedendo la rescissione dell’anno residuo di contratto rinnovato per due stagioni nell’estate 2017.
Dopo cinque annate, dunque, si è chiuso il legame tra gli Knights e il coach milanese, artefice dei migliori risultati di sempre negli oltre 50 anni della storia della società (dalla vittoria della serie B nel giugno 2014 a Cervia ai due terzi posti consecutivi nel girone Ovest della serie A2 dopo le prime due stagioni di assestamento). Un rapporto molto longevo - almeno per i canoni medi dei primi due campionati del basket italiano - che aveva prodotto grandi soddisfazioni reciproche grazie al feeling sempre più stretto tra Tajana e Ferrari, con il general manager Basilico a fungere da equilibratore tra due personalità forti.
Evidentemente, però, il coach desiderava cercare stimoli diversi anziché lottare per confermarsi nuovamente ai vertici del secondo campionato nazionale ottimizzando attraverso organizzazione e felici intuizioni di mercato risorse nella media della categoria. Un’uscita “al buio” e senza alternative già sul piatto, al netto del gradimento di Piacenza (o almeno della parte della dirigenza che lo aveva già avuto 14 anni fa, quando vinse l’allora serie C2) e Casale Monferrato, che ha lasciato l’amaro in bocca al presidente Tajana: «Sono molto rammaricato e molto dispiaciuto per la scelta personale di Mattia. Rispetto le sue motivazioni ma non le condivido affatto - afferma il massimo dirigente degli Knights -. Gli abbiamo proposto una squadra con un budgetmolto vicino o analogo a quello dell’ultima annata, ma ci ha comunicato di non avere più stimoli per ricominciare a programmare la prossima stagione a Legnano pur senza avere un’alternativa concreta già in mano. Ci siederemo al tavolo con il suo procuratore per trovare un accordo di rescissione assecondando la sua richiesta; sinceramente avrei preferito un addio per spostarsi in una realtà più ambiziosa o in serie A ad una richiesta del genere».
L’addio di Ferrari presuppone ovviamente la ricerca di un nuovo allenatore: da oggi toccherà al g.m. Basilico esplorare il mercato per individuare la figura più adatta per raccogliere la difficile eredità del tecnico milanese.
«Valuteremo con la massima calma le proposte che ci arrivano, al momento non abbiamo pensato a nessun profilo perché fino a ieri sera per noi non esistevano alternative a Ferrari - spiega Tajana -. Cerchiamo una figura adeguata alle nostre ambizioni per provare a confermarci sui livelli delle ultime due stagioni, considerando che nel 2018/19, con 5 retrocessioni su 32 squadre, per un club con il nostro budget la priorità assoluta dovrà essere quella di tenersi a distanza dalla bagarre salvezza».
La società ha indetto una conferenza stampa per il pomeriggio di domani al PalaBorsani di Castellanza: si parlerà dell’addio di Ferrari, ma soprattutto dei programmi per la stagione futura, con il presidente Tajana che farà il punto della situazione sull’esito dei venti giorni di lavoro dietro le quinte per aumentare le risorse economiche ed umane in vista della quinta stagione consecutiva in serie A2.
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