IL CASO
«Basta offese su Facebook». Sindaco al contrattacco
Troppi post ritenuti diffamatori: la giunta Marchionini passa alle vie legali. E scoppia la polemica
Avviso ai naviganti su Facebook: le offese personali a sindaco, assessori, amministrazione comunale in genere, non saranno più tollerate. La giunta guidata da Silvia Marchionini ha deliberato infatti di «presentare querela o denuncia a tutela della immagine e del prestigio della amministrazione comunale e dei propri organi, gravemente offesi dalle notizie, affermazioni, dichiarazioni pubblicate sulle pagine Facebook». Non si tratta comunque, come potrebbe apparire a prima vista, di un aut aut all’informazione, precisa il sindaco Silvia Marchionini: «È che non ne posso più di leggere post che tacciano me, o la giunta, di illegittimità o, peggio, di corruzione. Questa non è più critica politica, sono calunnie e, come tali, vanno combattute». Nel mirino sarebbero i blog e le pagine personali di consiglieri comunali di minoranza. Su tutte quella di Michael Immovilli (Forza Silvio), che ha messo in dubbio la legittimità di delibere e determine in materia di lavori pubblici, concessioni e vari aspetti legati alla gestione del teatro “Il Maggiore”. Post che poi vengono poi commentati da privati cittadini con toni ritenuti calunniosi. Alla responsabile dell’ufficio legale del Comune, avvocato Alessandra Simone, «il sindaco ha conferito la procura speciale, affinché predisponga gli atti necessari».
Tra i primi a reagire sul social network la leghista Stefania Minore: «Mandato all’avvocatura comunale per promuovere diverse querele nei confronti di testate giornalistiche, blog, pagine Facebook e privati. Con questa delibera il sindaco supera ogni limite, qual è l’intento? Sopprimere la critica politica? Il Pd deve reagire».
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