MOBILITÀ
Battello frontalieri: avanti tutta
Confermato il servizio. E da gennaio abbonamento per l’accoppiata col bus
La Società Navigazione del Lago di Lugano (Snl) e Mobilità aziendale hanno annunciato che dal 2 gennaio 2018 sarà confermato il battello dei pendolari tra Ticino ed Italia, più precisamente tra Porto Ceresio e Morcote. Dopo il periodo sperimentale di 3 mesi, che ha conosciuto un inizio un po’ burrascoso ma che poi ha visto il servizio offerto sempre più gradito anche dai frontalieri, il progetto di Mobilità Aziendale prende ora vita entrando ufficialmente nell’abbonamento “Arcobaleno” - un ticket per viaggiare a prezzi calmierati in Ticino - con la possibilità di usufruire della tratta battello più autopostale con «solo l’abbonamento a due zone», come viene definito oltre confine. Tradotto, per i pendolari ed i lavoratori frontalieri che vogliono usufruire di questo speciale mezzo, ci sarà la possibilità di spostarsi poi con altri mezzi in Svizzera, per raggiungere il posto di lavoro, a prezzi ridotti rispetto a quelli affrontati fino ad ora e con un solo abbonamento. A seconda del luogo che si deve raggiungere, se il Pian Scairolo o Lugano, i costi mensili del mezzo variano rispettivamente da 71 a 112 franchi, mentre per un contratto annuale - sempre con l’accoppiata battello e autopostale - il prezzo è di 639 o 1008 franchi.
Il battello in servizio sarà inoltre di maggiori dimensioni, garantendo più qualità con il riscaldamento ed i servizi. Particolare non da poco, come ha commentato ieri il sindaco di Porto Ceresio, Jenny Santi, in vista dell’apertura della Ferrovia Varese-Porto Ceresio prevista per il 7 gennaio 2018: si potrà arrivare treno in treno dal capoluogo, scendere a Porto Ceresio, imbarcarsi in battello per andare a lavorare in Ticino.
L’imbarco a Porto Ceresio non sarà più sul lungolago ma spostato al terminal ufficiale dei battelli (Porto Ceresio Snl) proprio di fronte alla stazione ferroviaria, per permettere così maggiori collegamenti.
Porto Ceresio ha poi rinnovato la sua collaborazione mettendo a disposizione gratuitamente i posteggi Amato Centurioni, adiacenti alla stazione ferroviaria e quelli nei pressi del porticciolo turistico. Questo progetto di mobilità partito lo scorso 2 novembre, come detto non era decollato sotto i migliori auspici ma poi è cresciuto nel tempo, e adesso potrebbe fare da apripista ad una serie di soluzioni cui il Ticino guarda con molto interesse per sgravare il traffico veicolare dei frontalieri dalle strade del Cantone. Forse il solo battello non sarà la soluzione definitiva ma cominciano a delinearsi una serie di collegamenti “pubblici” - è di venerdì l’inaugurazione dell’Arcisate-Stabio - che potrebbero invogliare chi lavora in aziende ben collegate ad usare metodi di trasporto appunto alternativi. In ogni caso, il battello sul Ceresio si è meritato, dopo un avvio incerto, la piena conferma. Il servizio... prende il largo.
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